La Legge di Dio - Quinto Comandamento







5° Comandamento 
“Non Uccidere”


Esistono molti modi di uccidere, non solo quello fisico ma anche quello morale.

Si può uccidere il nostro fratello con l’invidia, la gelosia, il giudizio, la maldicenza.
Seppure a questi ultimi esempi, si può sempre  rimediare, chiedendo il perdono o comunque adottando comportamenti che ci portano a recuperare il male commesso; la privazione della vita esercitata con il prossimo non si può recuperare, in quanto viene a mancare il destinatario della violenza.

Nessuno infatti ha il diritto di togliere la vita a qualcuno. Così come nessuno detiene la facoltà di togliersi la vita.

Quest’ultimo esempio è quindi assimilato all’omicidio, perché la vita non ci appartiene in quanto Dono esclusivo di Dio.
Noi tutti infatti siamo segno della Sua provvidenza. L’esempio di Caino c’insegna che nessuno può fare vendetta, seppure ha subito lo stesso torto.

Il Signore pose un sigillo sulla fronte del fratricida  Caino, ammonendo chi lo avesse ucciso a subire una conseguenza sette volte peggiore.
Pertanto uccidere è proibito da Dio, peggio vendicarsi, ma anche ogni tipo di violenza, come picchiare o disprezzare. Anche l’aborto volontario rientra in questo comandamento.


Nessuno si può sottrarre dalla morte di un uomo, dal peso delle proprie responsabilità; può soltanto essere giustificato se la sua azione è diretta alla salvezza di un’altra vita o per frenare gli orrori di uomini iniqui. Quest’ultimi che comunemente nel linguaggio giuridico vengono definiti “ assassini “, sono strumenti del demonio o emissari di satana, come ad esempio lo sono i mafiosi.

Questi sono gli uomini che agiscono spirito, anima e corpo al servizio del male o meglio del maligno, che è omicida dal principio, come Gesù stesso lo ha definito ( Gv. 8,44 )

Infatti senza l’intervento di Dio, il Satana ucciderebbe tutti gli uomini, in quanto egli lo odia perché amato da Dio.


Inoltre il diavolo sa bene che il Figlio di Dio, il Signore Nostro Gesù Cristo, ci ha riscattati e ci ha conquistati il Regno dei Cieli, perduto a causa del peccato dei nostri progenitori.

Sapendo tutto ciò, egli cerca in ogni modo e con ogni mezzo, di farci deviare dalla Grazia dello Spirito Santo, attuando la sua strategia, affinché la nostra anima si perda rinnegando e voltando le spalle a Dio.


Ecco perché noi oggi assistiamo a tutte queste violenze, omicidi, stupri, atti osceni contro i bambini ed a molti suicidi. Vediamo negli occhi di queste persone non l’Amore di Dio, ma l’odio, eppure anche loro sono stati fatti a immagine e somiglianza di Dio. 

Avendo pervertito questa immagine divina, il demonio li ha resi immagine e somiglianza di coloro che lo servono, in questo caso al signore del male.

Ogni sentimento umano viene partorito dal cuore dell’uomo come i bei sentimenti, così anche l’odio, il rancore, la vendetta che termina nell’omicidio. Ecco perché il cuore è la sede delle nostre pulsioni interiori, e da dove partono tutti i nostri pensieri e sentimenti, nel bene o nel male.

Padre Ambrogio


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