La nostra vita




Quante volte ho riflettuto sul senso della mia vita, di come l'ho trascorsa, di ciò che ho fatto per non fare soffrire il mio prossimo, per piacere a Dio.

Forse le azioni da me compiute, sono state da stimolo per molti, ovvero anche da scandalo.

Il mio esempio ha permesso anche ad altri, emulando le mie azioni, di cadere in una condotta contraria a Dio stesso o di uscire fuori da una vita di peccato? 
Ma principalmente sono servite a me stesso per diventare un uomo migliore?

Ciascuno di noi, esaminando se stesso, noterà molte cose che forse oggi non vorrebbe aver compiuto.
Quando esamino la mia anima, penso sempre alla grande responsabilità che porto sopra di me, ma guardo al tempo stesso la grande Misericordia di Dio e il Suo Amore, di cui sono io stesso testimone.
Guardare solo la Misericordia però, può predisporre alla strafottenza verso il peccato e alla lunga, conduce al raffreddamento nel timor di Dio.

Sentire il proprio animo ferito dalla colpa, è diverso dal sentirsi feriti nell'orgoglio, che è esso stesso peccato.
La vita allora può trasformarsi in una ossessione spirituale e umana, se non mettiamo all'apice della compunzione il perdono di Dio e la nostra afflizione per l'offesa a Lui, arrecata tramite l'indifferenza per il prossimo.

Ogni giorno vediamo o sentiamo che molte persone, anche care, ci lasciano. 
Si avviano a quella realtà che ci pone innanzi al vero senso della nostra esistenza, che ci fa comprendere quanto siamo stati stupidi, quanto frivoli e immaturi.

Ci fa pentire delle frasi dette con risentimento o quelle dietro le spalle, dei nostri giudizi, guardando sempre con aria di superiorità gli altri e stimandoli come sotto-creature.
Perchè attendere sempre che gli altri vadano via o che siamo noi a partire, per comprendere che abbiamo sbagliato tutto?

Mi chiedo, perchè ci si rende conto che si sta andando a sbattere, quando si è giunti ad un metro dal muro?

Quel maledetto rispetto umano che non ci permette di abbracciare chi ci ha delusi quando tutto è sereno attorno a noi, ma che ci fa provare terribili sensi di colpa quando ormai non c'è più nulla da fare o da recuperare.
Forse se si capisse per tempo, non ci si staccherebbe mai dal collo di quella persona, ci si legherebbe a lui, non permettendo di separarsi, se prima la sua anima non fosse salva.
Oggi si continua a morire, senza sapere realmente quale tragedia si abbatte sopra la propria anima.

Si prova meraviglia se una icona della Madre di Dio o del Signore Gesù, essuda sangue o olio, ma non ci si chiede, se quel fenomeno è indirizzato proprio a noi e che il tutto non è casuale.
Si va soltanto a investigare se è vero o si tratta di un raggiro, ma non ci si sofferma mai sul perchè accadono questi segni.

La nostra vita scorre come un fiume rigoglioso, ma basta un piccolo sbarramento per dirottarlo o farlo scomparire nel buio della terra...
Occorre riflettere su questo, proprio quando tutto corre velocemente, per tempo...per non essere trascinati inesorabilmente dove non vorresti andare...

Questo è un monito a me stesso prima di tutto,  e in ringraziamento a Dio per il Dono della vita che mi ha concesso in questi quasi 60 anni, per il sacerdozio, per mia madre, per mia moglie, mia figlia, mio genero, per i miei nipoti e il mio Vescovo, e per il più grande Dono: la mia Fede Ortodossa e la Chiesa cui mi glorio di servire.

Padre Ambrogio

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