Coronavirus



Ricordiamo in questa prima Domenica di Quaresima, la Festa del Trionfo dell'Ortodossia. 

Tutti noi siamo impegnati in discorsi continui che girano intorno ad una parola: "Coronavirus". 
Francamente è divenuto un martellamento continuo, quasi un mantra per le mie orecchie, una nenia insopportabile.

Tutti sono impegnati, in televisione a scagliarsi l'uno contro l'altro in poco edificanti discorsi e ping pong di accuse, che rispettivamente da fazioni politiche si lanciano.
Davvero insopportabile l'insieme di proclami che si deve sopportare.
Mi chiedo e rifletto, quanti sono coloro che hanno riflettuto che siamo in periodo di quaresima.

La gente è tutta ancorata ai propri interessi, ai propri egoismi di parte, dov'è finito l'Amore? La Tolleranza? Il Bene reciproco?
Solitamente la scuola Cristiana insegnava che nel dolore, occorreva stringersi attorno, manifestare pubblicamente cosa i Cristiani sono. 
" Da come vi amate capiranno che siete miei discepoli..." 

Basta però accendere il televisore ed assistere ad un programma televisivo di confronto politico o ideologico, per rendersi conto che gli italiani non sono questi.
Abbiamo inviato a governarci personaggi che non ci rappresentano, ovvero che non rappresentano il nostro stile di vita, non rappresentano la nostra Fede.

Abbiamo sotterrato tutti i nostri valori, la nostra forza, il nostro orgoglio patriottico.
Stiamo dando spazio a Colui che vuole spegnere la fiamma Cristiana di questo paese, il nemico di Cristo e della nostra Fede Ortodossa. 
L'uomo è diventato debole e questo è stato reso possibile in un clima di estrema tolleranza e liberalismo dei valori e dei costumi. La perfetta incarnazione di una mentalità atea e anti-cristiana, aprendo di fatto le porte alla perdita di controllo su ciò che è il bene e il male dell'anima.

Questa sarà una vera Quaresima, gli uomini finiranno di perdere quel poco di cristianesimo che era rimasto nei loro cuori, mentre gli altri che già coltivavano il santo seme con cura, continueranno e rafforzeranno le proprie convinzioni.
La perdita di certezze a cui porterà questa malattia, indurrà all'abbandono totale dei punti di riferimento, incentrando tutta la propria attenzione solo su quanto di materiale li potrà ancorare alla terra e ai propri possedimenti, credendo che questi saranno il solo mezzo per la loro salvezza. 

Nessuno penserà ad alzare i propri occhi al Cielo e sollevare le proprie braccia in Alto, perchè l'attenzione sarà rivolta a cosa stanno perdendo o a cosa non avranno più di materiale, lasciando sfuggire che la cosa più preziosa gliel'hanno sottratta da sotto il naso, 

Ti stanno portando via la Fede, la tua Perla preziosa, l'Eucaristia il tuo Cibo di vita eterna, l'unica cosa per cui vale la pena morire in questo mondo. Questo è il tempo in cui Gesù disse:
"Ora i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono allora da Gesù e gli dissero: "Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?". 19Gesù disse loro: "Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. 20Ma verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo e allora digiuneranno."

Il digiuno di questa Quaresima eccolo qua...senza bisogno di pesare o di selezionare cibi o bevande. Il vero digiuno lo abbiamo davanti gli occhi eppure non lo vediamo. Lo sposo ci viene portato via, eppure non ce ne accorgiamo. Abbiamo occhi e non vediamo e orecchie eppure non sentiamo.
Ci ostiniamo a parlare di molte cose e lanciare accuse, eppure non vogliamo capire e non vogliamo cambiare.

"Il regno di Dio infatti non è questione di cibo o di bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo" (Mc 2,18-20)

Rientriamo in noi e prendiamo consapevolezza della nostra forza e dello Spirito Santo che ci è stato dato in Dono il giorno del nostro Battesimo, Rinnoviamoci nella nostra Fede. Rinsaldiamoci con la preghiera. Ritroviamo in noi la forza dell'agire nella Luce, rigettando tutte le opere delle Tenebre.
Facciamo sì che Cristo non avendo più un posto nelle Chiese, trovi posto nei nostri cuori.

"Vegliate, state saldi nella fede, comportatevi da uomini, siate forti". (1Corinzi 16,13)

Padre Ambrogio








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