Il nemico che è in me






Quante volte mi sono arrabbiato in quest'ultimo periodo della vita?

Quante volte il mio volto si è fatto serio, senza riuscire a far scivolare un sorriso dalla bocca? Quante volte la luce dai miei occhi si è spenta, invece di accendersi.

Spesso accade per delle cose sciocche, perchè il mio " io "  è entrato in sofferenza, per aver ricevuto una frase che ho considerato poco cortese o che mi ha fatto sentire in ridicolo davanti gli altri.

Sentimenti di astio, vendetta, scendono nel cuore e offuscano la mia mente, scivolano dentro le mie vene come un torrente in piena, un fiume distruttivo.
Perchè divento dentro e fuori di me, l'immagine del mio nemico? 

Sì il nemico che vive dentro di me, colui che è l'opposto di quel volto radioso che gli altri vorrebbero vedere, allora prende il comando sulla mia persona.
La mia anima è coperta da nuvole nere, le nebbie avvolgono il mio cuore, allora non sono più nella Luce di Dio, ma divento preda e servo delle Tenebre.
" Non tramonti il sole sopra la vostra ira " (Ef.4:26)  

Ma ci sono persone che non si curano di questo stato, perchè il loro vivere è soltanto un rubare tempo, giorni e secondi, ad una vita senza senso.
Un percorrere la propria esistenza senza pensare, o chiedersi se è irato con qualcuno, se ha sbagliato o se è il caso di rappacificarsi.
L'importante è solo prevalere sull'altro, a torto o ragione, pur di non soccombere.

Il nostro volto il più delle volte è lo stato della nostra anima, spesso riesce ad esprimere meglio di mille parole. Sa comunicare dolcezza, amore, ma anche disapprovazione, disprezzo.
Ecco perchè dal nostro volto, non deve sorgere una espressione falsa, ma un'alba gioiosa che sale dal nostro cuore e splende nel più alto del nostro viso.

Coloro che incontriamo, devono essere affascinati, attratti dalla nostra positività, dal nostro amore per il prossimo, senza espressioni forti, dure ma al contrario cordiali, dolci, comprensive, cariche si sincerità.  

Come potremmo trasmettere Gesù da una espressione arcigna, ovvero da un comportamento sempre teso e sospettoso a priori.
La giusta severità al fine di difendere la Verità, quella sì, in quanto noi tutti siamo testimoni di una Ortodossia che è simbolo della fedeltà e Verità della Fede.

" Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri. (Gv.13:35) "

Noi siamo suoi discepoli?
Certo, se faremo trasparire l'Amore del Cristo, la Misericordia di Dio e non solo la severità.
Ma se lasceremo vincere il nemico che è in noi, assumendo un comportamento anticristiano, certamente nessuno vedrà amore in noi, ma solo severità, durezza e disprezzo.

Ed allora la Verità non sarà più in noi... sprecando un'opportunità di riportare un figlio a Dio.

Padre Ambrogio

Commenti

Post più popolari