Anima





" Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. 
Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? 
O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima? 
Poiché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni. 


Si dice che la vita è il bene più prezioso di un uomo.
Quando molte persone si lamentano per qualcosa che hanno perso, si pone come termine di paragone il dono della vita, esponendo la preziosità di quanto immeritatamente si è ricevuto e l'assurdità delle lamentazioni che spesso con molta superficialità si fanno.

Così Gesù fa comprendere che questo è il bene supremo che abbiamo in questa nostra esistenza. 
Ma cosa c'è di più eccelso della vita? 
Gesù ci fornisce la risposta: l'Anima!

In effetti, se guardiamo alla vita essa è solo un attimo, mentre l'anima è ciò che restituiremo all'eternità e quindi all'Eterno.
Ecco a cosa l'uomo deve guardare e legare il proprio cuore.
Purtroppo oggi non si parla più di anima, anzi parecchi studiosi si sono sforzati di dimostrarne l'inesistenza, combattendo questa realtà escatologica.

Ogni Battezzato ha il fine ultimo di preservarla da ogni contaminazione di peccato. 
Infatti il Signore dice che nulla esiste di più prezioso in questa vita presente, nulla di più importante per cui valga la pena di concentrare la ragione del proprio esistere.
Il pericolo maggiore come sempre, è quello di guardare a ciò che si vede, cioè la vita, e non a ciò che esiste e non si vede, cioè la propria anima e la vita futura.

L'uomo razionale guarda alla materia e asserisce che non esiste l'immateriale, che tutto ciò che non si vede è inesistente.
Una tale visione delle cose, certamente mira a distruggere l'aspetto spirituale e ultraterreno dell'esistenza umana, ma è ovvio che tale prospettiva è egocentrica, ed è incapace di vedere oltre se e agli altri.

Tale persona è incapace di avvertire che la vita e il mondo non sono soltanto ciò che esiste sul piano sensoriale.
Gli risulta infatti difficile percepire il mondo invisibile, che è divino, come si trovassero davanti a una barriera, la quale vieta di curiosare o investigare ciò che c'è nell'aldilà.

Lo percepiscono solo coloro che cercano Dio e lo vivono in se e fuori di se, nella materia e fuori da essa, solo a loro Dio concede la conoscenza dell'esistenza dell'invisibile e la consapevolezza dell'esistenza dell'anima.

Colgo l'occasione di augurare a tutti voi un Santo Natale del Signore Gesù Cristo meditando alla preziosità della nostra Anima quale grande Dono di Dio.

Padre Ambrogio

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