Non uccidere



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Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. 

Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi 
gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna. ( Mt.5:21-22)




Esistono molti modi di uccidere.
Molti credono che uccidere sia soltanto privare della vita corporale qualcuno.

Ma quante volte noi uccidiamo ogni giorno qualcuno con i nostri giudizi, le mormorazioni, la gelosia, i gesti che facciamo alle spalle di qualcuno. Le espressioni di disapprovazione o di scherno con il nostro volto, che vengono rivolte a persone che non stimiamo. Atteggiamenti che magari sono privi di frasi ma che hanno in se mille colorazioni, sensi, allusioni, disprezzo, derisione.

Ecco uno dei tanti modi di poter uccidere...la dignità di qualcuno.

Si può uccidere abbandonando chi magari ti ha amato per una vita o per molti anni. Coloro che ti hanno donato forse troppo del proprio cuore e dedicato la loro esistenza, coloro che non hai mai volutamente capire o che ti hanno fatto comodo. Persone cui hai voltato le spalle irrimediabilmente, sbattendo la porta del tuo cuore sull'uscio del loro Amore.
Un'altro dei mille esempi che assistiamo in molte famiglie...

Ogni sentimento ostile, porta l'uomo contro l'uomo a separarsi da Dio: " amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda (Rm.12:10)." " Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri" (Gv.13:35)

Più gli anni si aggiungono nel calendario del mondo e più l'uomo è dimentico di questo Comandamento, eppure Gesù esaltò questa Misericordia ed Amore ad esempio di quella divina " Siate Misericordiosi" "Amate i vostri nemici e pregate per loro ".
Stiamo andando nella direzione giusta ovvero in quella opposta, e perchè?

Cosa ci conduce per vie diverse a ricercare una strada in solitario, invece che condividere il nostro cammino insieme al nostro compagno di vita, al nostro amico, al nostro fratello. Forse il tutto va ricercato nell'uomo, in quella smania d'individualismo, nell'esaltazione dell'Ego, che quando è frustrato ne fa pagare il prezzo alla persona a lui più vicina, a colui che ci ama tanto...

In quel protagonismo " non eroico " cerchiamo di essere a tutti i costi divinizzati dalla società odierna, in quel momento non c'è più spazio per l'altro. Si prova un senso di fastidio per coloro che obiettano il nostro primato e quindi occorre eliminare ciò che potrebbe adombrarci o contraddirci!

Ma questo lo ripeto, non è il volere di Dio, non è il Bene vero per noi!!


Padre Ambrogio

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