Amare Gesù oltre le nostre forze

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Vivere oggi da Cristiano,  nella società contemporanea è come attraversare un percorso di guerra,  pieno di mille insidie. 

Come riuscire a far conciliare la vita, fatta di mille contraddizioni dentro il nostro tessuto sociale, con la prospettiva evangelica che Cristo ci chiede di realizzare. 

Se da una parte facciamo di tutto per impegnarci nel riuscirci,  dall'altra il mondo con il suo messaggio gioca contro di noi e i nostri buoni propositi. 

Impegnarsi non è la sola strada da percorrere, una lotta vera inizia nella nostra vita contro quelle debolezze che maggiormente siamo inclini. 

E' molto difficile estirpare un comportamento o una condotta che non è in sintonia con la nostra Fede. 

Proviamo ad immaginare quanto può essere difficile eliminare un solo peccato che conduce alla morte dalla nostra anima. Quanto può risultare doloroso, molti non hanno idea del trauma che un'anima deve superare e la violenza che si deve imporre. 

Il peccato una volta che ha affondato le proprie radici nella carne di un uomo, è come una grande sequoia, non la tiri giù a spallate, occorre reciderla alla base per poi estirpare le radici. Seppure esistono rimedi naturali,  quelli spirituali sono molto dolorosi anche perché il vizio dopo anni di convivenza diventa un tutt'uno con lei. 

Se per fare tuo un vizio basta poco tempo, per reciderlo può anche non bastare una vita intera. 

Il lavorio interiore é grande, richiede pazienza, tanto sacrificio, molta umiltà e tanto digiuno del proprio Ego. Ecco la ragione dei tempi liturgici,  della preparazione spirituale che ci porta al traguardo dell'abbattimento dei nostri vizi. L'abbassamento della nostra alterigia. 

Riusciamo a combattere contro la nostra natura, soltanto con la penitenza e non con il lassismo,  perché ciò che oggi può sembrarci ingenuo,  domani può manifestarsi come il peggiore dei nostri nemici spirituali.

Quel drago che ci divorerà per l'eternità....

Padre Ambrogio