Come Angeli

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E' scritto, “ Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato “ (Sal.8.6); ma quante volte qualcuno di noi ha sognato di poter essere al posto di questo angelo?

Tante volte ad occhi aperti lo si è desiderato, magari leggendo alcune rivelazioni si è appreso di questa o di quell’anima che narra esperienze soprannaturali. Noi perchè alcuni eventi non accadono ci sentiamo sempre più inadeguati.

Mi chiedo spesso: ma la forza del nostro amore cos'è? 
E' la forza della contemplazione, come l'angelo, o la forza del contatto come S.Tommaso l’Apostolo o dei Giudei che cercavano segni da Gesù?

L'angelo è tale, noi uomini siamo qui in questo mondo per vivere la nostra esperienza, per percorrere il nostro pellegrinaggio, in preghiera, in contemplazione, in ascesi, in penitenza, perché siamo dei poveri peccatori alla ricerca della salvezza affinchè possiamo essere graditi a Dio.

Io ritengo che l'immagine di quest'angelo deve davvero farci riflettere sul fine ultimo della nostra vita terrena e soprannaturale, di quanto essa sia ricca della presenza di Dio, di come noi vogliamo o riusciamo a sostare ai Suoi piedi.


Il nostro cuore se vive coinvolto nelle cose del mondo, non potrà mai poter contemplare Colui che è l'autore della Vita. 
Per realizzare questa esperienza occorre distaccarsi dalle bassezze umane, per raggiungere quelle celesti. 
Vivere fuori dal mondo per noi è impossibile, ma come S.Paolo diceva, vivere nel mondo e non essere del mondo, questo è possibile per tutti noi seppur difficile.

Se impariamo a non lasciarci influenzare dalle beghe, litigi, discussioni inutili, che sono ogni cosa che ci distrae dal silenzio interiore e ci conduce fuori dalla contemplazione e dalla preghiera incessante a Gesù, allora ogni nostra azione, ogni nostro pensiero, ogni progetto, avrà sempre la Sua firma, la Sua Santa Icona impressa nel nostro cuore.

Siamo chiamati ad amare Dio con tutto il cuore e con tutte le nostre forze, se tralasciamo questa esperienza spirituale, non potremo mai avere la speranza di questo incontro e di questa dolce sosta.

Padre Ambrogio


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