Fine e Inizio




E' trascorso questo tempo, la quaresima è finita, Tu sei morto, come ogni uomo, ma sei risorto perchè sei Dio.
Io sono rimasto qui, ad attenderti, a credere in Te. Mi restano soltanto racconti di uomini di 2018 anni fa, mi resta un Libro, dei gesti che continuamente si ripetono in luoghi comuni che chiamiamo Tuo Tempio; Sacramenti che tu hai voluto donare a noi uomini sordi e ciechi.

Resta però sempre piantata una Croce, lì sul monte. 
Muta, solitaria, che il tempo non ha saputo alterare, mutare o togliere. A dir il vero in molti hanno cercato di eliminarla, ma con nessun risultato. 

Ella sa ben difendere la propria identità. Ha accolto molti uomini e per questo non è mai entrata nella storia, solo per Lui è rimasta un faro di Luce su quel monte che illumina il mondo intero, sia per chi la detesta e per chi la ama.
E’ sempre una croce vuota, ma con un’appartenenza ben precisa, dopo di Lui ha assimilato a se ogni uomo, che per Lui ha avuto l’onore di salirvi per l’ultimo atto d’amore; in essa un tempo vi fu scolpita la scritta INRI, oggi è vuota, non c'è scritto nulla.

Anche lei ha cancellato quella scena, l'immagine di quel giorno che è trascorso e non tornerà più. 
Nessun uomo può più ripetere quegli avvenimenti. Ogni peccato è stato cancellato da quel legno e distrutto da quella pietra bianca immacolata. Una pietra sigillo di una coscienza sporca di mille peccati e compromessi politici, umani e religiosi. 

Così forse anche Pilato si era illuso che su Gesù ci si potesse mettere una pietra sopra, come era avvenuto per molti altri uomini che erano saliti su quel legno prima di Te, mio Gesù, e per questo su quella decisione da prendere, preferì lavarsi le mani.
Ma l'uomo propone e Dio dispone, la pietra rotolata in quel sepolcro, sembra quasi una vergogna preparata ad arte allo sguardo di tutti, la sconfitta più atroce per quanti credevano il Cristo un povero psicopatico. 

Un pò come gli uomini di oggi, che chiudono i propri scheletri dentro gli armadi delle proprie coscienze, quell’uomo scomodo aveva finito di sconvolgere le coscienze di uomini che avevano fatto della Religione la propria spada a un taglio, il fulcro di un potere che continua in certi ambienti o in certe Chiese, ripetendosi inesorabilmente, nonostante si fregino del nome di Cristo.
La Verità di Dio, non può essere ristretta in sepolcri imbiancati, in sepolcri dove uomini senza scrupoli chiudono l’ingresso rotolando la pietra della propria coscienza o delle proprie menzogne.

Risorgi uomo, libera la tua anima da questo masso che continuamente ti opprime il cuore e, per non essere diverso da altri, continui a conformarti al pensiero comune. Vivi la tua vita in maniera nuova, in maniera unica, come Gesù vuole che tu la vivi. 
Essere unici, cristianamente, non è essere al centro dell'attenzione del mondo intero, ma essere se stessi e non surrogato di nessuno o delle idee altrui. Essere Liberi significa aver il coraggio delle proprie scelte. 

Essere unici significa accettare, scegliere, anche se dovessimo avere ogni uomo della terra contro la nostra opinione ed avere soltanto Dio dalla nostra parte.
Il legno della croce ha perso ormai la propria identità con Gesù, non gli appartiene più, è rimasto alla terra, Egli è risorto e porta con se i segni della vittoria, ma non il legno sulle sue sante carni. 
Quello che vediamo oggi è un Gesù Risorto, ma anche noi siamo chiamati a fare come Lui e ci insegna a vedere con occhi, come quel legno dopo la resurrezione non fa più paura.

La croce attende ogni uomo e resta lì sul monte in silenzio, porta in se il nome di ciascuno di noi, nel silenzio però che parla al cuore di coloro che sanno ascoltare. 
Muta, solitaria, che il tempo non ha saputo alterare, è sempre vuota, con una targa dove è scritto “ l'Amore è Risorto, l’Amore ha Vinto “.

Un raggio di sole colpisce quella targa, la croce risplende, l'uomo scompare, la pietra rotola via, tu guardi un sepolcro e scopri che è vuoto, corri sul monte e la croce è sempre là ormai battuta dai venti, incrinata su un lato, sconfitta, un uomo è salito in Cielo.

No, non era soltanto un uomo, era Dio stesso che ci ha mostrato la scena della nostra vita e come viverla degnamente.

E’ così che il Cielo si arricchisce ogni giorno di un raggio di luce nuovo, quando un'altro uomo ha capito e amato veramente, soltanto in quel momento un sepolcro rimane vuoto. 
L’uomo finalmente ha compreso la Verità ed è entrato in Dio.

Padre Ambrogio

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