Guerra e Pace



Perchè la pace nel mondo non attecchisce? 
Perchè gli uomini protendono i propri sforzi nel ricercare la guerra invece che la pace? 
Sembra che non ci sia amore sulla terra, da quanto sentiamo nei telegiornali ogni giorno. Notizie di tumulti, colpi di stato, guerre e guerriglie, morti, minacce di bombe atomiche, come se non bastasse l'esperienza del passato.

Si offende Dio in mille modi sulla terra, sullo sgabello dei suoi piedi!
Si congiura persino contro di Lui, con i mille esperimenti che si cercano di portare a termine pur di dimostrare che Dio non esiste e che tutto è frutto del caso, mettendo in gioco gli stessi equilibri divini della creazione, ponendosi al Suo posto nell'equilibrio del cosmo.

Si vuol far di tutto per cancellarne il ricordo e la Sua presenza dalla mente degli uomini. 
E' la guerra eterna di quell'uomo, che serve la menzogna e si fa servo di Satana, volendosi sostituire a Dio per dividerlo dalla sua creatura.
E' in questo gioco infernale che l'uomo consapevolmente si fa strumento per pervertire il cuore e dannare l'anima di molti consimili, che ammaliati dalle promesse lusinghiere e dai fascinosi discorsi che s'insinuano e s'introducono come dolci melodie nelle orecchie. 
Istiga ai falsi principi morali, al potere ottenuto con lo spargimento di sangue, dove la voce del sangue di Abele il giusto, sale ancora al Trono di Colui a cui nulla sfugge. 

Gli uomini non vogliono chiedere a Dio, preferiscono inchinarsi ad altri uomini che non possono nulla, se non operare azioni contrarie all'Amore. 

Basterebbe rivolgersi a Chi può tutto e, Lui si chinerebbe ed elargirebbe come ha giurato ad Abramo nostro Padre nella Fede.
Ma i sovrani e i governanti di questo mondo, bastano a se stessi, non chiedono, agiscono, loro sono nascosti dietro le proprie scrivanie fatte di calcoli e teoremi; loro sanno ogni cosa e conoscono tutto. 
Purtroppo poi ci si accorge che così non è, e da un pasticcio si passa ad un'altro. 

Il mondo e la natura si ribella, ma questi segni non sono ancora sufficienti a far piegare le ginocchia dell’orgoglioso governante. 
Egli cerca sempre di spiegare ogni cosa con la propria scienza e mai nell'ascolto della Legge di Dio, se non quando con i propri muscoli o quando invia poveri giovani o più che bambini, strappati alle braccia delle madri a farsi scannare per un lembo di terra, dei cui proventi dovrà poi lui goderne.

Uomo stolto, impara a piangere al cospetto di Dio, impara cosa significhi quanto Gesù Cristo ci ha chiesto, e magari in questa tua infernale lotta ti eleggi anche figlio dello stesso Dio.

Rispondo con fermezza a chiunque dice di amare Dio, anche chiamandolo in modo diverso, quanto Gesù Cristo ha detto in proposito, Lui il Figlio di Dio: 
“Misericordia io voglio e non sacrificio”.
(Mt.9,13)

Padre Ambrogio

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