Una sola vita




La nostra vita è un soffio.
Non conosciamo l'inizio o la fine, non sappiamo nulla di quanto dovremo affrontare, se giungeremo al coronamento dei nostri sogni, delle prospettive di vita che ci siamo prefissati fin dall'inizio. 
Tutto è ignoto davanti a noi.

Per non parlare di tutti gli interrogativi che dalla tenera età non riusciamo a trovare una risposta, sembra infatti di trovarsi in un labirinto e non sapremo mai se riusciremo ad imboccare l'entrata di questo portale, che ci permetterà di buttare il nostro sguardo oltre la linea di confine che ci separa da questa realtà terrena a quella eterna, al fine di leggere le ragioni della nostra esistenza. 

L'uomo interiore desidera infatti vedere, con l'occhio di questa vita, lo scenario del mondo futuro che Dio ha preparato per ciascuno di noi.
Ma noi siamo condannati, finchè siamo in vita, a restare oltre il cancello del giardino " Scacciò l'uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all'albero della vita ". (Gen 3:24)
Se non è Dio stesso a concedere questa Grazia, nessuno di noi potrà mai avere il Dono già in vita di vedere, ciò per cui esiste, se non con gli occhi della Fede.

Abbiamo ognuno di noi poco tempo per capire, molto meno per realizzarlo, perchè state tranquilli che il mondo vi muoverà una guerra feroce quando comprenderà che l'ago della vostra bilancia, pende più dalla parte di Dio che verso lui.
Sceglierà le " voci " più autorevoli per farvi guerra, quelle degli amici più intimi, dei parenti più accreditati, dei genitori, di coloro che attraverso la ragione danno una spiegazione a tutto.

Ecco perchè Gesù ha detto: " Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna." ( Mt 19:29 )
A dire il vero, sono in pochi a prenderlo sul serio questo consiglio...

Fratelli e Sorelle, cambiate condotta di vita.
E' molto difficile lasciare qualcosa che sembra ormai far parte di noi stessi, un abito che ormai abbiamo indossato e che ci è difficile togliere perchè è intessuto sulla nostra pelle.

Ma sta proprio qui il senso e il fine del nostro Combattimento spirituale, diventare uomini e donne nuove, aprire la nostra esistenza a un mondo nuovo, ad un modo nuovo di concepire la felicità, che non è fatta di denaro o di carriera, di droga o di pasticche, di sesso occasionale e discoteche, di alcool o di notti trascorse follemente a correre in auto o in moto senza una meta, solo per il gusto di strizzare quel maledetto acceleratore e sentirsi eroi per un attimo.

Ma è l'attimo della vita di ogni uomo a profumare di Eternità.


Padre Ambrogio

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