Controllori della vita spirituale



Quanta gioia leggo nei tuoi occhi e quanta consapevolezza dell'Amore di Dio che ogni giorno si rinnova, cresce e si fortifica in tutti noi. 
Non che l'amore in Dio ha bisogno di crescere, Lui è sempre immenso, principalmente è il nostro che cresce nei Suoi riguardi.

Spesso ci ribelliamo, ci contrariamo se le cose della nostra vita non vanno nel verso che vorremmo. 
Sempre più spesso non riusciamo a capire quanto ci accade e più tempo trascorre, e sempre meno riusciamo a comprendere. Cerchiamo di porre barriere inconsapevolmente con le nostre scelte insensate, poniamo ostacoli, freniamo il processo divino, perchè vogliamo essere sempre autori del nostro cammino spirituale...è il grande inganno della moderna falsa spiritualità dell'auto-dirigersi.

Oggi ciascuno cerca di creare un paradiso che gli sta bene, che gli calzi secondo la propria misura o che, nel caso di alcuni Ministri, possa spiegare ciò che il Vangelo non dice!!

Dio sì ci ama ma spesso la nostra crescita spirituale si ferma a questa consapevolezza, senza stimolarci a fare di più nei Suoi riguardi. 
Ci sentiamo appagati appena finito di pregustare un piccolo antipasto e diciamo: “abbiamo già la pancia piena “, “grazie Buon Dio, non vogliamo più niente”, mentre Gesù continua a proporci delle portate appetitose e nutrienti per il nostro spirito.

L'uomo è questo, si ferma ad un raggio di sole, quando l'universo gli viene offerto e gli potrebbe piombare addosso! E' la causa per cui, nella nostra vita spirituale molte cose potrebbero davvero cambiarcela e rendercela piena. 
Non permettiamo a questa vita di divenire nostra in modo pieno e ci soddisfiamo di ombre o di imitazioni ma che non sono la Gioia Vera, quando invece potremmo ottenere l'Essenza stessa. 
Così ci accontentiamo di surrogati che dopo poco svaniscono.
La ragione per cui da cattolico romano vivevo la mia esperienza spirituale in solitudine, mi comportava di non poter mai parlare apertamente a nessuno, né di me stesso, del mio pensiero, di come le cose fossero giuste o sbagliate, questo mi dava una conflittualità interna che se io fossi stato uno scrupoloso, mi avrebbe portato alla morte della mia anima, ed è esattamente ciò che ho visto realizzarsi in altri.

La Gioia, se vissuta nella giusta dimensione mi lascia la libertà di gestirla davvero santamente, non di fare ciò che voglio ma di agire in una Chiesa che mi lasci libero una volta conosciute le regole. 
Non è anarchia, ma mi permette di esprimere la spiritualità del Vangelo secondo lo Spirito dei primi discepoli di Cristo, questa è la Vera libertà perchè sai che vivi nella Verità.

Tornando al concetto che “ Dio ti ama “ non hai scoperto nulla di nuovo, ma attento, prendila come una consapevolezza, come un passaggio, esamina come mai prima non avvertivi tutto questo e adesso sì.
Del resto pensare come oggi fanno in molti, di vivere una spiritualità Ortodossa, professando un Credo Ortodosso, per poi vivere all'interno del Cattolicesimo romano, diventa dopo tempo una sofferenza e oltremodo un vero conflitto interiore di coscienza, non riuscendo a prendere una decisione pur sapendo dove è la Verità.

Anche io pensai un tempo di poter fare questo mix, dicevo tra me stesso, male non fa...e poi io non lo dico a nessuno...rimane il mio piccolo segreto con Gesù.
Questo segreto con gli anni è divenuto incontenibile, il segreto è esploso in petto, un segreto lo può essere per le cose del mondo...ma con Dio non ci sono segreti...

Non condividevo più quella ecclesiologia, come avrei potuto continuare a predicare sugli altari, se poi sapevo che molte cose che insegnavo erano una menzogna inventata dagli uomini di chiesa?
Come facevo a dire cose in cui non credevo perché non vere? 
Una bugia nella bugia....

Giunge quindi un momento in cui dici a te stesso, che è meglio essere ateo che falso o peggio bugiardo...
Siccome ateo non posso esserlo, perchè credo con tutto il mio cuore in Dio....quindi ho voluto Credere ma in ciò che è, ed è sempre stato Giusto!

Ho subito molte sofferenze nelle mie ex parrocchie, tante...dove i laici volevano che dicessi ciò che il loro movimento speravano sentir dire; io ho sempre detto ciò che il Vangelo mi chiedeva di annunciare, ed allora per questa ragione, non sono mai stato amato, ad eccezione di qualche caso, mi hanno dimenticato molto presto....quando sono diventato Ortodosso ed ho abbandonato il Diaconato cattolico romano. 

Ogni sofferenza però ha anche un suo risvolto positivo, come ogni purificazione che il fuoco opera, seppure dolorosa, dona alla fine il metallo desiderato. Anche quando ci sembra che non ci sia più una strada d'uscita, Dio ha sempre una sorpresa riservata per noi...
Molti sono stati anche felici che io sia andato via dalla Chiesa Romana, pensando di essersi finalmente tolti davanti i piedi questo Diacono che parlava sempre della salvezza dell'anima.

Il prete diceva sempre alla gente: “ don Nicolò ci parla sempre della salvezza dell'anima, questa è la priorità sopra ogni cosa della vita e occorre sforzarsi di acquisirla...”. 
Questo è stato il monito, il vessillo da piccolo predicatore qual ero, nella mia vita personale, perchè credo fermamente in questo. Lo è oggi che scrivo perché rifletto sempre in ogni istante questo particolare importante da Prete Ortodosso. Seppure anche oggi sono fastidioso a molti e molti altri nella Chiesa Ortodossa in questi anni si sono stancati delle mie esortazioni, lasciandomi definitivamente solo. 

Ho compreso questa massima, che se si cade per terra, nessuno ti verrà a rialzare, solo Dio si prenderà cura di te, mi esprimo in ordine spirituale. 
Se devo andare all'inferno, non ci andrà nessun'altro al mio posto per farmi un favore...

Pertanto è mio dovere curare l’anima, perchè è il bene più prezioso che Dio mi ha affidato.
E’ quel contenitore al quale Dio un giorno guarderà, quanto la mia vita spirituale ha fruttato in ordine all’Amore.

Padre Ambrogio

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