Cercando di dare una risposta



Ho ricevuto una mail da un lettore tempo addietro, il quale desiderava conoscere il mio pensiero su alcune tematiche di Fede. L’opinione di un Prete ortodosso. 

Dopo aver letto le mie risposte mi ha pregato di pubblicarle, chiedendo però il suo anonimato.
E’ cosa che mi appresto a fare dopo un periodo di riflessione, seppure le risposte restano una mia personale visione nel cammino spirituale quale prete, se questo può aiutare qualcuno.

* Crede come Maria, nell'adempimento delle promesse di Dio?
Lei risponde con il suo sì a Dio con la sua stessa fiducia?

Francamente non conosco il mio domani, è sempre una porta che si apre davanti a me...giorno dopo giorno, accettandola con più o meno pace nel cuore.
Non ho avuto annunci da angeli...ma so che la vita si conclude nel suo ciclo vitale e si schiude all'eternità della quale appartengo.
Conosco le promesse di Dio per mezzo di Gesù Cristo e credo nel Vangelo.
Mi basta tutto ciò.

* Vive ogni giorno sapendo che è dono di Dio , e quindi pieno di gratitudine e fiducia?

Sì vivo con questa visione. Non esiste giorno che apro gli occhi senza un segno di croce, lo sguardo al mio crocifisso che è sempre lì ad attendermi, per darmi il risveglio per una nuova giornata e una nuova battaglia con la vita.
Non esiste notte che io non abbia mai chiuso i miei occhi senza segnarmi e chiedendo in cuor mio perdono e un grazie per la giornata trascorsa.
Ho fiducia che un nuovo giorno forse giungerà per me....
Mi abbandono con fiducia nella misericordia del Signore nella notte che avanza attraversando il mio sonno, proprio perchè ho fiducia in Lui e mi affido come un bimbo nelle mani della madre.

* Lei sa resistere all' ansia e alle preoccupazioni, confidando nella
Provvidenza?

Confondere il concetto di  "Provvidenza" come esclusivamente un bene materiale e non come un Dono soprannaturale è qualcosa che non amo.
Questa è la confusione che si fa quando ci si esprime sulla "Carità", come fosse esclusivamente un dare o ricevere dei beni materiali.
Spesso sono stato anche io destinatario di questo genere di "Provvidenza", che mi ha baciato con il suo aiuto.
Forse è proprio questo lo stato di "assoluta" dipendenza con cui il Signore mi tiene da circa 50 anni.
La più grande "Manifestazione" soprannaturale della mia storia.
Un pò come il popolo d'Israele nel deserto, dove non mancavano la manna e le quaglie, ma dovevano mangiarne lo stretto necessario e non oltre e sempre quello.
I paradossi del Mistero....

* Ha delle attese nella sua vita, o si sente come deluso e sfiduciato verso il futuro?

Per molti anni ho vissuto la mia vita all'insegna del " palpabile ", cioè di tutte quelle cose nelle quali potevo contare, vedere, toccare e avere.
Tutto ciò che la ragione mi ha portato ad avere una conoscenza assoluta della propria natura. 
Il tempo e gli eventi anche straordinari nella mia vita, hanno dato una frenata brusca a questo pensiero. 
Certamente non senza sacrificio e senza una sofferenza esteriore e interiore.
Ho compreso bene, che non c'è mai conversione o quantomeno una predisposizione ad essa in modo autentico, senza una sofferenza.
Forse è stato tutto ciò la causa del mio carattere abbastanza forte ma molto sensibile.
Quindi non posso parlare di futuro, se non guardo al mio passato, costellato da tanti insuccessi e successi eclatanti.
Naturalmente se li guardo con gli occhi di oggi, li reputo insuccessi, mentre molti darebbero anni della propria vita per averli loro questi miei insuccessi...
Se guardo con gli occhi di Cristo, tutto ciò che ho fatto fino ad oggi assume un’importanza forse relativa.
Un tempo amavo i progetti, i sogni, stavo ore e ore con gli occhi
chiusi o puntati sul soffitto a vedere questo lungometraggio che facevo scorrere nello schermo della mia fantasia. Erano futilità, materialità, realizzazioni umane, attrazioni.
Nel momento in cui il Signore ha toccato con la Sua mano il mio cuore, allora ho compreso che non occorre sognare, ma bisogna vivere e vivere bene il nostro oggi.
Nonostante questo contatto però, mi chiedo cosa mi aspetta nel futuro, non è un'esperienza angosciante come lo era un tempo, in cui guardavo soltanto ai progetti umani, oggi guardo al futuro nella consapevolezza delle difficoltà della vita, ma con un valore qualitativo dell'Amore che ho da Dio, nella mia vita e in quella della mia famiglia.
Guardo come Dio si manifesterà e se io potrò essere docile e umile per cambiare e migliorare il mio rapporto con Lui, attimo dopo attimo.
Vi sono cose in cui non riesco a manifestare e mi danno alcune volte la misura di uno scoraggiamento momentaneo, nel non riuscire a farcela, a piegare quel mio vizio o difetto.
Poi la fiducia che in futuro Dio mi donerà anche questa Grazia o per effetto della Sua infinita Misericordia, mi farà proseguire con rinnovato slancio.

* Ha un desiderio di Cristo, della sua Parola, della sua Grazia?

Analizzando il mio passato, tutto ciò c'è stato, almeno fino ai miei 21 anni, poi si sono interrotte le trasmissioni con il Cielo, fino al mio ritorno a Dio nel 1991.
A quel punto tutto si è svolto in maniera velocissima, bruciando tappe su tappe, in sofferenza, gioie e consolazioni spirituali.
Da quel momento le cose che erano primarie un tempo, sono scomparse ai miei occhi, anzi divennero un peso. 
Da quel giorno in cui ripresi il Vangelo tra le mie mani, il desiderio di Cristo divenne l'ossigeno, qualcosa di cui non puoi farne a meno, parte della tua carne e cibo per il tuo vivere.
Ho sentito la necessità di essere Amato profondamente e di Amarlo con tutte le mie forze. Gesù mi diede questo Amore particolare, segreto e nascosto agli occhi di chiunque.
Nonostante la prova e il dolore, compresi allora di non essere solo a combattere.

Ho faticato per spogliarmi delle mie vesti e Gesù me le ha strappate di dosso con forza e dolcezza al tempo stesso, facendomi comprendere ogni cosa che andava tolto dalla mia esistenza e il fine ultimo di quello spogliamento è stato quello di poterlo vedere, seppure dietro ad un velo e poterlo abbracciare.
Le ferite in me nascoste, quelle interiori, sono tornate nuovamente a sanguinare insieme a quelle manifeste hanno ripreso vita, nel corso del quotidiano, ma ho avuto una forza, una Luce in più per affrontarle e vincerle, con l'aiuto di Dio.

Lui pazientemente ha cominciato a cicatrizzarmi con cura, amore e pazienza, ed ancora sta faticando con amore e cura, perchè sanguinano adesso e lo faranno fino al mio risveglio nell'altra vita.

Ecco la Grazia di Gesù per me, ha avuto pazienza nell'attendere, nell'assecondare i miei capricci spirituali, nel correggermi, nel concedermi e reindirizzarmi con fermezza, con il rigore di Padre e l’Amore di una Madre. 
Lui medico unico, è sempre vicino e quando sembra che sia assente dalla mia vita, perchè queste ferite ricominciano a gettare sangue, allora inizio a chiamarlo a voce alta nel mio cuore, perchè ho paura di morire senza la Sua presenza accanto a me, infondendomi forza e coraggio, perché Egli è più grande di ogni amore umano.

Comprendo che ormai non posso farne più a meno di questo Cristo nella mia Vita, che la mia esistenza è nelle Sue mani, non riuscendo seppur lo volessi a discostarmi da Lui.
Sento la necessità della Sua presenza vigile, con il rapporto nell'anima di un'amante presuntuoso e pressante, geloso e possessivo. Sento il bisogno che Egli mi parli sempre e senta nelle orecchie costantemente il suono della Sua Parola, senza che mai sia soddisfatto o mi trovi per un attimo stanco di Lui.
Tutto ciò è sete della Sua Grazia perchè comprendo che essendoci tutto questo, è la Grazia di Dio in me che è viva, quando non sento Cristo è allora che mi dispero.

* I beni che attende nella sua vita sono anticipazione e riflesso del Grande Bene che è il Suo Amore o piuttosto c'è in lei un desiderio di soddisfare il suo egoismo?

Forse è anche un rapporto egoistico il mio con Gesù ma penso che debba essere così, essendo un Suo Sacerdote.
Non può esserci qualcun'altro o qualcos'altro in questo faccia a faccia, in questo cuore a cuore.
Sì desidero il Bene Futuro e la salvezza della mia anima, sarebbe pazzesco se non ci fosse tutto ciò nella mia sfera spirituale ed umana, ma lo desidero fortemente anche per coloro che Lui mi affida nella mia preghiera.
So di essere presuntuoso, so di essere assolutistico, so di essere egoista e totalitario, ma guardo a Lui come il Tutto ciò, che mai nessuno possa possedere di eccelso.
Ecco qual’è il Grande bene per me: Solo Dio!!

Posseduto in maniera totale, è il Bene futuro promesso, Lui stesso con quanto  possiede, saremo parte della totalità dell’Amore perfetto.
Ciò che noi oggi definiamo Amore, di fatto è sconosciuto, diventerà totale nell'incontro, con tutto il nostro stupore e si manifesterà a noi, perchè ne prenderemo parte, e di Esso stesso saremo componente.
Ecco il senso e la necessità della purificazione, ecco perchè Gesù ci chiede di crescere nell'Amore, perchè l'incontro con l'Amore non sia qualcosa di cui non ne abbiamo la pallida idea ma, comincia ad essere una parola di cui ne riusciamo a balbettare da adesso il suono.

Perdonate la mia condizione di peccatore, ma il bello dello spogliarsi è anche questo...secondo me.

Padre Ambrogio

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