Gli Ipocriti





" Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà."



Cosa può esserci di più terribile, se non quello di fingere anche nelle cose di Dio, nelle cose che coinvolgono la nostra sfera più intima e principalmente nel nostro Ministero quando ci rivolgiamo ai figli che Dio ci ha affidati.

Essere lodati, ammirati, essere additati come buoni, bravi; compiere belle azioni per essere notati, perché si dica di noi quanto siamo dei santi Ministri del Signore...
Sembrano delle osservazioni assurde, ma oggi esistono persone che hanno in se una doppia se non una multipla personalità. 
Ben diversi da ciò che immaginavamo all'inizio del nostro rapporto umano-spirituale, laddove sgorga poi la delusione di non averli mai effettivamente conosciuti.

Quanta tristezza...

Questi fratelli li troviamo sul lavoro, in Chiesa, nella nostra famiglia, nella gerarchia ecclesiastica, ovunque.
La nostra vita spirituale, non é un qualcosa che dobbiamo sfoggiare, come si fa solitamente con un abito da sera. Non dobbiamo dimostrare niente a nessuno, siamo persone bisognose, tutti...ma principalmente, abbiamo bisogno della Grazia di Dio.

Nessuno di noi può dirsi ricco di virtù ma come dice bene il Salmo 33: "I ricchi impoveriscono e hanno fame, ma chi cerca il Signore non manca di nulla".
Questa Grazia ci perviene soltanto attraverso la Preghiera, l'Umiltà e l'Amore e soltanto attraverso Dio.
Sono virtù molto difficili da ottenere, siamo tempestati dall'orgoglio, dal fanatismo, tanto che l'uomo credendosi forte, non é mai stato spiritualmente debole come oggi.
Sottomesso a se stesso e ai vizi che nasconde in se, invece di divenire un dominatore della scena della propria vita, si é trasformato in un dominato, avendo messo il mondo al centro della propria esistenza spirituale, invece che Dio.

La vita interiore sembra essere scomparsa nell'esperienza dell'uomo, in un mondo dove tutto viene messo in piazza, dove tutto deve essere reclamizzato, dove tutto é in vendita e alla portata di tutti, tranne che il Dio vivo e vero!
Si é cercato e si tenta anche oggi di commercializzare Dio stesso, seppure ogni tentativo fallisce.  

Il piccolo gregge cristiano resiste ancora e non soccombe a questa "modernizzazione" del sacro, che fa delle cose sante da ascoltare in ginocchio, uno show televisivo di basso lignaggio.

Ecco che l'uomo spirituale, anche dentro il caos più assoluto di questa megalopoli confusionaria di eventi mediatici, riesce a ritagliare uno spazio interiore dove nulla e nessuno vi può entrare, se non Dio assiso sul Suo Trono, che attende di poter discutere con lui faccia a faccia.
L'uomo spirituale non é solo il monaco, il prete o qualsiasi chierico, é colui che ha un dialogo vero con Dio, non una simulazione. 

Il Signore non ama i simulatori, ama le anime vere, concrete, semplici, umili, sincere.
Non gli esaltati ed esibizionisti che assumono atteggiamenti plateali, ma coloro che sono nascosti al mondo, o che passano il loro tempo su questo mondo senza quasi mai lasciare traccia di se.

Oggi cerchiamo di ascoltare la segretezza di questo rapporto speciale tra Dio e noi e, quanti non riescono più a farlo, é perché hanno chiuso il loro cuore, arredando le sue stanze di mondanità, invece che di arredi sacri.

Amano le piazze a preferenza della montagna, amano i riflettori alla luce del tramonto, dove al termine di un giorno, l'uomo spirituale ringrazia Dio per il giorno donato e l'opportunità a lui concessa, per aver provato a convertire il proprio cuore a Dio.

Padre Ambrogio

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