Scoprire se stessi



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Chi siamo veramente, cosa custodiamo nel cuore, cosa desideriamo in questa vita.

Queste e molte altre domande rivolgiamo al cielo, quando la vita procura attraverso eventi delle pause di silenzio, sperando di ricevere una risposta immediata, chiara, efficace e soddisfacente.

Ma il più delle volte trascorriamo una vita intera, senza aver trovato nulla che abbia soddisfatto la nostra brama di conoscenza, quasi da essere un mistero a noi stessi.
Restano delle parole scritte in un libro non finito da leggere.
Come un'esistenza vissuta all'interno di una fitta nebbia.

La soluzione ai nostri interrogativi la troviamo non vivendo in una folle rassegnazione, ma con fiducia immergendoci quotidianamente in Gesù, trovando in Lui la soluzione a tutti i nostri interrogativi. Porsi nella disponibilità della Volontà di Dio, è l'atteggiamento idoneo del cristiano che ogni giorno affronta le proprie difficoltà.
Non è semplice da realizzare, molte sono le difficoltà a cui si va incontro, principalmente per chi ha con se i residui del proprio carattere.

Credo che la soluzione non può venire da una speculazione mentale, figlia di ragionamenti umani, ma può giungere a noi solo da un filiale abbandono a Dio e da una totale sincerità di cuore.

Talune volte non si riesce in questo svuotamento di se stessi, proprio perchè siamo tutti presi dalle nostre congetture, perdendo quella spirituale capacità all'ascolto.
Questa manchevolezza non è rivolta esclusivamente verso gli altri ma verso lo Spirito di Dio, che parla dentro di noi ispirandoci al bene.
Se non vivo nello Spirito, non conosco neppure me stesso e i miei limiti. Ecco perchè in molti non sanno più distinguere ciò che è peccato e ciò che non lo è.
Non distinguono più il male dal bene. Il vero dal falso. La verità dalla bugia.
Dio dal demonio.

Avere non la percezione ma la conoscenza di se stessi, porta all'auto-dominio, a conoscere dove una condotta, un modo di parlare, o l'intraprendere alcune strade nella propria esistenza ci stanno conducendo.

Se io percorro con la mia auto una curva a 100 Km/h con l'asfalto asciutto, so bene che essa terrà la strada ma se la percorro con l'asfalto bagnato, so certamente che andrò fuoristrada e potrò anche morire.

Allora come mai nelle cose materiali siamo così attenti e prudenti, mentre agiamo nella vita spirituale in maniera imprudente, come se fossimo eterni o peggio che non esiste un giudizio di Dio dopo la nostra morte?

Di quel momento nessuno di noi ne conosce il giorno, ne l'ora, ne il modo...eppure, continuiamo a parlare dei progetti futuri e di mille cose folli, agendo come degli uccelli che cinguettano al calar del sole sopra un albero, senza curarsi che di lì a qualche minuto tutto sarà avvolto nel silenzio del buio della notte.

Uomo impara a rispettare, amare e onorare maggiormente Dio e il tuo prossimo.
Guardando a Lui, imparerai a conoscere maggiormente te stesso e gli altri!

Padre Ambrogio

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