Coerenza

 


“ Ora, se tu ti vanti di portare il nome di Giudeo e ti riposi sicuro sulla legge, e ti glori di Dio, del quale conosci la volontà e, istruito come sei dalla legge, sai discernere ciò che è meglio, e sei convinto di esser guida dei ciechi, luce di coloro che sono nelle tenebre, educatore degli ignoranti, maestro dei semplici, perché possiedi nella legge l'espressione della sapienza e della verità... ebbene, come mai tu, che insegni agli altri, non insegni a te stesso? 

Tu che predichi di non rubare, rubi? 

Tu che proibisci l'adulterio, sei adùltero? 

Tu che detesti gli idoli, ne derubi i templi? 

Tu “che ti glori della legge, offendi Dio trasgredendo la legge? 

Infatti il nome di Dio è bestemmiato per causa vostra tra i pagani, come sta scritto. ( Rm.2 17,24 )


La coerenza dei Ministri di Dio, iniziando dal Lettore e finendo al Patriarca è indispensabile, non soltanto per la salvezza della propria anima, ma per quelle che gli sono state affidate.

Tutti noi in quanto Battezzati, siamo chiamati ad essere icona vivente di Cristo. 


Per causa dello scandalo di alcuni Ministri, molte anime sono andate in perdizione ed hanno abbandonato la Fede, affermando che quello scandalo ha messo in discussione il loro Credo.

Ma vi sono anche coloro che si scandalizzano per un nulla, ovvero trovano scuse meschine per giustificare il loro allontanamento da Dio e dalla Chiesa, questo perchè amano giustificarsi dietro il paravento dei peccati altrui.


Questi tali, sono coloro che camminano su una sottile crosta di ghiaccio e al primo scossone decidono di non volere più andare avanti, cogliendo l'occasione per tornare indietro, in quanto hanno paura di assumersi le proprie responsabilità proseguendo il cammino intrapreso...

Non accade così per coloro che guardano al Ministro come un inviato da Dio, a Colui che ha il compito di esercitare una vocazione, prima nella propria vita e poi alla gente.


Noi sappiamo bene che i servitori non sempre sono fedeli, cioè non sempre sono coloro che ci attendavamo di vedere, in quanto anche loro sono uomini, ma questo non lo scrivo per giustificare nessuno.

“Se pertanto noi che cerchiamo la giustificazione in Cristo siamo trovati peccatori come gli altri, forse Cristo è ministro del peccato? Impossibile!” ( Gal. 2,17 )

Magari molti di questi che si allontanano, pretendono che i Ministri siano persone al loro servizio, che facciano nel tempo e nel modo, tutto ciò che a loro fa comodo o piacere o magari gli diano sempre ragione. 


Così vorrebbero piegarli ai loro voleri, trascinandoli alle voglie del momento, invece che obbedire alla volontà della Chiesa, maestra di vita spirituale. 

Esiste una sola parola che è di difficile attuazione nella vita spirituale, ma che conduce sul sentiero della Verità: 

La Coerenza...


Questa è la via maestra che deve essere percorsa sia dai Ministri che dai Fedeli.

Pertanto non esistono due vie, ma una soltanto!

Di difficile percorrenza questo percorso, in quanto riusciamo a rinunciare a tutto ciò che risulta facile da estirpare, mentre in ciò che dovremmo porre il nostro impegno non vogliamo neppure porci all'opera.

Ecco perchè diciamo e poi non facciamo... 


Spesso nel nostro cammino vediamo molte cose che non vanno, ma chiudiamo ipocritamente gli occhi, non per vergogna o per timor di Dio, ma perchè non vogliamo rinunciarvi, perchè il nostro cuore è attaccato lì, a ciò che dovremmo cacciare via da noi.

Seppure questo vizio sappiamo possa essere un qualcosa che offende lo Spirito di Dio, cerchiamo di camuffarlo bene nascondendolo, perchè nessuno lo scopra e possiamo continuare a vivere la nostra vita pubblica, osteggiando quell'alone falso di santità che ci siamo costruiti per quanti ci osservano.


Sparliamo nel nostro cuore del prossimo e poi con le labbra giochiamo ad essere un pozzo di virtù.

Sappiamo bene infatti cosa dice Gesù...“ Egli disse: "Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio.” ( Lc. 16,15 )

Cosí la Coerenza nella nostra vita spirituale, ci aiuta a riflettere che è un bene il disprezzo ricevuto da parte degli uomini, se esso è conseguenza dell'osservanza di una vita incentrata sul Vangelo.


È benedetta la critica che riceviamo dagli altri, gli oltraggi, la solitudine, la diffamazione, seppure questa provenisse anche dagli uomini di Chiesa, se il nostro essere è al cospetto di Dio e della Sua Parola.

E' un vanto se veniamo accusati per la nostra difformità al modello di vita che questa gente propone, seppure possano definirsi anche loro dei cristiani.

La Coerenza nella vita spirituale, non trova molti seguaci ma molti nemici...


Padre Ambrogio

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