La vita scorre




Quando si è giovani, normalmente nessuno si sofferma a pensare al tempo trascorso.

Non si guarda mai indietro, bello o brutto, nella gioia o nel dolore, si guarda sempre avanti, alla strada che vogliamo percorrere con lo sguardo fisso all'orizzonte, alla realizzazione dei nostri sogni.



Quando si giunge nell'età matura e Dio ci ha offerto l'opportunità di tagliare questo traguardo, spesso abbiamo perso molti affetti della vita, ci hanno lasciati e si sono incamminati per la via del Cielo.

Allora l'uomo inizia a riflettere e scopre il grande senso del proprio esistere.


Sentiamo in questi giorni o negli ultimi tempi, quanti personaggi pubblici ci hanno lasciati e magari per molti di noi, quanti parenti non sono più.

Riflettete sulla vita di queste persone, chiedendovi se si erano mai fermate a pensare al senso della propria esistenza o quello delle proprie azioni. 


Se pensiamo a tutto ciò, ne consegue che questo nostro attimo di riflessione, equivale a rivedere tutta la nostra esistenza, fatta di mille sbagli e di qualche buona azione. 


Delle cose che avremmo voluto o potuto fare e che invece abbiamo perso l'opportunità di portare a buon fine, a causa del nostro orgoglio, per la nostra diabolica autostima, per l'esaltazione del nostro rispetto umano.

Per le arie che ci siamo attribuiti per decenni e che invece adesso, piegati in due dal peso degli anni, non ci permettono neppure di far sgorgare due lacrime di pentimento dai nostri occhi rinsecchiti.


Occorre davvero attendere di essere vecchi, per comprendere che abbiamo bruciato la nostra vita, come un foglio di carta dentro un camino acceso?

Ho sempre pensato che l'uomo muore per come è vissuto. 


Ed è quindi in gioventù che occorre battere il ferro, quando esso è incandescente; diversamente sul ferro freddo ormai, potremmo assestare tutti i colpi di martello su un'incudine fortissima, non si piegherà mai, forse si spezzerà il martello divenendo inservibile. 

A poco valgono i se o i ma, quando negli anni ormai trascorsi, non ci siamo mai impegnati ad essere uomini o donne diversi, permettendo a Dio di piegarci con il fuoco del Suo Amore. 


Pertanto fermiamoci oggi a riflettere su come stiamo vivendo la nostra vita, non attendiamo di poterlo fare quando saremo vecchi, ascoltando dentro di noi la frase: " Va bene tanto hai ancora del tempo a tua disposizione". Molti di noi non giungeranno probabilmente a questo traguardo, forse neppure a vedere domani.


Ecco perchè occorre vivere intensamente questo nostro cammino e implorare Dio per la salvezza della nostra anima.

Sentiamo questa necessità di rappacificarci con noi stessi, con il mondo intero, i nostri nemici o meglio coloro che reputiamo tali, con i nostri parenti, i nostri ex amici, tutti coloro con cui abbiamo avuto una diverbio?


Chiediamo perdono a coloro a cui magari non siamo stati capaci di donare tutto il nostro amore, ed in contraccambio abbiamo dato solo indifferenza o ipocrisia, vestendolo di squallida apparenza.

Non stanchiamoci mai di amare... anche se riceviamo in contraccambio indifferenza, odio, persecuzione, inriconoscenza, emarginazione.


E la Pace di Cristo Gesù, il Signore Dio nostro, dimorerà in noi eternamente.

 Amìn!!


Padre Ambrogio

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