Vivere nel dolore






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Molte persone buone vivono la loro esistenza nel dolore. 
Alcune nel disagio fisico, altri per questioni politico-religiose, altri per svariati motivi.
Questo risulta oltremodo difficile da accettare, maggiormente da comprendere, specialmente per coloro che Credono.
Essi infatti si chiedono perchè mai Dio dovrebbe dar loro simili sofferenze.


La questione è spesso controversa e molti che non credono in Dio, trovano appiglio su questi argomenti per trovare prove dell’inesistenza di Dio. Perchè i buoni soffrono e i cattivi godono, perchè muoiono i bambini o gli innocenti o proprio le persone buone.
Un cattivo vive e un buono muore, perchè la cattiva sorte sempre al giusto, mentre tutto va bene a coloro che commettono il male.


Molti dimenticano che questo nostro mondo è un campo di battaglia e che Cristo stesso, ci ha rivelato che il grano cresce insieme alla zizzania in questa nostra esistenza.
Gesù infatti ha ulteriormente spalancato i nostri occhi spirituali in altre realtà dicendo a noi: se il mondo vi amasse sareste del mondo ma il mondo vi odia perchè voi non siete del mondo. Se hanno odiato me odieranno anche voi. Il servo non è più grande del suo Maestro.

Quindi se Gesù stesso ha vissuto nelle prove la sua vita terrena, maggiormente noi.
 

Egli non ricusò nulla ma tutto accettò con serena amorevolezza e in piena comunione con il Padre, ricercando sempre la Volontà ultima in ogni evento della vita, perchè anche noi fossimo attratti con spirito di emulazione a vivere dietro il Suo esempio.
Sappiamo infatti che Gesù chiese, a quanti volessero seguirlo, di prendere ogni giorno la propria croce e di camminare dietro le sue orme.
Ma come si fa ad accettare la croce?
 

La si accetta allorquando, sopraggiungendo i dolori, si riesce a glorificare Dio per ogni cosa, invece di bestemmiarlo in cuor proprio o ribellandosi a Lui, per il male subito nella propria vita.
Quando riusciamo ad amare i nostri nemici e pregare per loro.
Quando un malato nonostante i propri dolori glorifica Dio, quando i vedovi e gli orfani, avendo perso i propri cari si sottopongono agli eventi terribili della perdita di una persona amata, per amore di quel cuore mite e umile che Gesù desidera in noi.

Il male non è effetto di Dio, ma il bene.
 

Perchè allora esiste il male? Si legge che il male è entrato nel mondo per invidia del diavolo.
Quindi il nostro nemico eterno il Demonio, è la causa del male nel mondo e di quanti lo servono.
Il mondo è malvagio e cattivo perchè così lo ha pervertito il diavolo e quanti lo servono. Dio ha fatto ogni cosa buona e giusta ma poi, il diavolo, attraverso l’opera dell’uomo lo ha corrotto.
Quindi ne deduciamo che in questo mondo non esistono solo persone malvage che servono satana, ma esistono persone buone che servono Dio con amore.
Pertanto gli uomini decidono di servire Dio o il diavolo, Dio o Mammona.


Servire il diavolo non è la porta che conduce alla felicità, ne in questo mondo ne nella realtà eterna. Esso produce solo disperazione, morte ed infelicità, mascherata da un momentaneo appagamento sensoriale dei desideri più lascivi, con il solo fine ultimo della dannazione eterna.
E’ facile servire il diavolo, basta lasciarsi andare ed infatti, non richiede alcuno sforzo per essere parte della sua sequela, basta lasciare dietro le proprie spalle Dio e la nostra natura prenda il sopravvento nella nostra vita.

Seguire Dio implica forza, coraggio, violenza a se stesso, combattimento giorno dopo giorno contro le forze di questo mondo, il cui unico scopo è sovvertire i Comandamenti di Dio e dannare l’umanità intera.
Il premio però di quanti si sforzano di vivere nella Giustizia…è la Vita Eterna.


Con molto Amore in Cristo
Padre Ambrogio

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