Il consiglio spirituale

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Diverse persone sono affrante da dubbi, scelte da prendere in poco tempo.

Purtroppo non sempre dentro noi abbiamo le risposte giuste.

In questi casi è sempre meglio ascoltare una persona che reputiamo possa darci un consiglio, dettato dall’esperinza, che possa essere calzante per noi.

Nessuno ha risposte preconfezionate, ascoltare è sinonimo di saggezza, ma lo è altrettanto riconoscere il consiglio quando ci viene offerto.

La natura umana è incline nel chiedere ma poi se il consiglio ricevuto, lo porta a dover rinunciare alla propria opinione o la risposta ricevuta si dovesse discostare drasticamente dall’idea personale, si preferisce disattendere e continuare a chiedere ad altri o ritornare a se stesso. 

L’umiltà è l'atteggiamento che ci fa accettare ciò che ci viene donato e cioè l'esperienza altrui. 

Naturalmente è tale se è per la nostra crescita spirituale. Alcune volte il consiglio può portare ad una sofferenza,  perchè ci mette davanti ad una scelta per la quale ne deriva una privazione o il dover mettere se stessi da parte per dare spazio agli altri.

L’uomo spirituale è colui che prega e vive in simbiosi con gli insegnamenti di Dio, ma è anche colui che è sempre in ascolto e medita in cuor suo ogni cosa. Egli è colui che sa valutare ma che principalmente agisce prontamente all’impulso della voce dello Spirito, che parla anche per bocca altrui.

Egli è sempre e costantemente alla ricerca della Volontà di Dio più che della propria, perchè in se stesso considera vi sia sempre l’errore o la tentazione della superbia, che cerca di prendere il sopravvento.

L’annullamento di se stesso lo mette invece nelle condizioni non di divenire vittima del primo arrivato ma nella condizione di svuotare il cuore di se stesso, per riempirlo di Dio.

Ecco allora che il consiglio spirituale rappresenta per chi vuole vivere nello Spirito, la Volontà di Dio che si manifesta per bocca del confessore, del padre spirituale, o di qualsiasi anima pia baciata da Dio. 

Padre Ambrogio