Pensieri




Conservo nel cuore le Tue Parole...


Figlio mio, osserva il comando di tuo padre, non disprezzare l'insegnamento di tua madre.
Fissali sempre nel tuo cuore, appendili al collo.
Quando cammini ti guideranno, quando riposi veglieranno su di te, quando ti desti ti parleranno; poiché il comando è una lampada e l'insegnamento una luce e un sentiero di vita le correzioni della disciplina (Prov. 6:20-23)


Quando siamo giovani crediamo di sapere tutto e di poter fare tutto di testa nostra. 

Quando gli anni iniziano a trascorrere nella nostra vita, diventiamo padri o madri, o addirittura nonni, comprendiamo quanto l'insegnamento ricevuto dai nostri genitori sia stato importante nella nostra formazione.

Anche oggi ricordo spesso le parole di mia madre, che per me fu padre e madre, dicendo a me stesso che se le avessi ascoltate a tempo dovuto non avrei commesso alcuni errori.
E' difficile essere obbedienti o sapienti da giovane. E' una qualità spirituale rara a quella età.

Questo brano dei Proverbi l'avrò anche letto a quel tempo, ma la mia testa vagava nelle mille imprese e nei mille sogni, che un giovane fantastica nella propria mente o vede sul soffitto della propria cameretta quando è disteso sul proprio letto.

Quando si è giovani si vive con gli occhi bendati e le orecchie turate. Si corre via, quando ci si dovrebbe fermare a riflettere e ascoltare. Ma questo non accade mai...purtroppo.

Così accade ancora oggi, quando Dio nostro Padre, parla al nostro cuore, e seppure siamo adulti, continuiamo a tenere i nostri occhi chiusi e le orecchie tappate, per non ascoltarlo.

Nonostante abbiamo superato la soglia dei 50 o 60, continuiamo ad essere ragazzi nei nostri comportamenti o negli atteggiamenti, senza aver ancora conosciuta cosa sia la saggezza della nostra età.

Ci fa comodo restare così? Ovvero è un modo per esorcizzare la vita, con la mera illusione di essere ancora quei ragazzi che sognavano ad occhi aperti...

Padre Ambrogio

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