Uomini che uccidono le donne



In questa Domenica di Quaresima dedicata a Santa Maria Egiziaca, sento forte lo stimolo di parlare delle donne. 
Nonostante questo periodo di stop forzato nelle proprie case e la ricerca del focolare domestico, cercando di ricucire strappi, incomprensioni o periodi di freddezza sentimentale, apprendiamo dalle cronache che si continua ad uccidere le donne.

Il dramma e la continuità dei fatti di sangue di cui veniamo a conoscenza, non permette nel loro susseguirsi, di avere un filo logico conduttore tra i vari eventi delittuosi che si verificano a carico delle donne.
Donne uccise barbaramente senza una ragione, come se chi uccide possa avere una qualsiasi forma di ragione nel compiere l'insensato gesto...
Cosa significa tutto questo? 

Questi uomini cosa vedono nell'immagine femminile, quale rispetto nutrono per esse.
Definire queste persone degli "uomini", è un'offesa per coloro che invece di fatto lo sono realmente ed hanno della Donna una visione paritaria.

Questi esseri violenti offendono tutti gli uomini, in quanto non tutti gli uomini disprezzano la loro metà e la considerano un oggetto o una creatura inferiore.
È bene affermarlo questo, perché non può passare il messaggio che gli uomini odiano le donne seppure non a torto qualche femminista lo afferma. 
Seppure qualcuno vorrebbe tornare a strumentalizzare il momento, dimostrando che gli uomini sono dei carnefici o esseri ormai divenuti pericolosi o poco affidabili.

Ci sono invece esempi mirabili di uomini che hanno seguito e seguono le proprie donne, compagne e mogli. 
Sono le migliori guide e consigliere della loro vita. 
Donne e uomini che insieme si sono salvati a vicenda ed hanno cessato di esistere, quando uno dei due è venuto a mancare. 

Sono convinto che queste persone hanno dentro di se un fuoco che non si può estinguere per una banalità o per i torbidi messaggi che si vogliono trasmettere.Quando un rapporto cessa di esistere e si trasforma in un gesto di morte, è evidente che non è mai esistito nulla tra i due e la donna è quella che ha preso su di se tutta la tragicità di una violenza spietata, di un essere che non riesco a collocare nella creazione senza fare torto a nessuno.

Non si può usare alcuna giustificazione davanti un gesto di una ferocia così grande, nessuna sensibilità, nessuna comprensione o pietà, mi dispiace per chi rappresenta il "Diritto" dentro un'aula di Tribunale.
Non può esistere un "diritto" per colui che non ha concesso il diritto alla vita senza alcuna ragione.

Eppure spesso quando la violenza non ci tocca, diventiamo tutti opinionisti, garantisti, cercando a tutti i costi di dare una spiegazione logica e psicologica, che in qualche modo giustifichi l'ingiustificabile.
Spesso però la soluzione è molto più semplice e vicina di quanto si possa immaginare.
 
Occorre pertanto mettere a punto una risoluzione legislativa che tuteli anzitutto, ma che dia certezza della pena, prima ancora che accada l'irreparabile.
Una pena esemplare, senza attenuanti e giustificazioni ne sconti o riti abbreviati.

Occorrerebbe dare maggiore sicurezza non solo alle donne, ma a tutti i soggetti più deboli, come i bambini, gli anziani, i portatori di handicap, vittime silenziose di questa società violenta.
Pene severissime che pongano i colpevoli, chiunque siano, figli di chi o carica sociale occupino, nella condizione di non poter più nuocere fino alla fine dei loro giorni.
Oggi invece stiamo assistendo, all'estremizzazione del pensiero delinquenziale, nella certezza che se non si riesce a dimostrare nulla allora si resta impuniti.
 
Il dolore è sempre di chi resta o di chi lo subisce, siano essi genitori, coniugi, figli, amici o parenti. 
Non possiamo permettere che accadano simili barbarie. 
Non possiamo permettere che simili esseri ce li ritroviamo per strada e che ci ridano poi in faccia.
Non possiamo sentirci moralmente in colpa se un giorno dovesse uscire " il giustiziere della notte "... 


E' lo Stato che deve difendere e farsi garante della tutela del singolo cittadino e non l'auto-vendetta.
Certo esiste la legge del perdono, che Gesù ha predicato con forza e di cui mai dobbiamo dimenticarci, ma esiste anche la giustizia e anche quella, dovrebbe essere il rispecchio di quella divina su questa terra.

Santa Maria Egiziaca difendi tutte le donne.  

Padre Ambrogio

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