La palestra del cuore







La circoncisione è utile, sì, se osservi la legge; ma se trasgredisci la legge, con la tua circoncisione sei come uno non circonciso. 
Se dunque chi non è circonciso osserva le prescrizioni della legge, la sua non circoncisione non gli verrà forse contata come circoncisione? 
E così, chi non è circonciso fisicamente, ma osserva la legge, giudicherà te che, nonostante la lettera della legge e la circoncisione, sei un trasgressore della legge. 
Infatti, Giudeo non è chi appare tale all'esterno, e la circoncisione non è quella visibile nella carne; ma Giudeo è colui che lo è interiormente e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito e non nella lettera; la sua gloria non viene dagli uomini ma da Dio.” ( Rm. 2, 25-29 )


Ogni cosa può ritornare utile e vera per il progresso spirituale, ma occorre comprendere se il nostro cuore sta seguendo perfettamente ciò che facciamo esteriormente. 
Compiere delle azioni, dire molte cose che in apparenza trovano un senso agli occhi altrui, solo per avere un plauso anche interiore, pone noi come i primi tra gli ipocriti.

Il senso ultimo del nostro cristianesimo, non è fatto di opere materiali, in elemosine, in esecuzioni di grandi riti, in papali adunanze, in grandi Divine Liturgie. 

No, non sono quelle cose che ci rendono graditi al cospetto di Dio, ma è la conformità del nostro cuore alla Legge del Signore.
Soltanto chi segue Dio in Spirito e Verità è a Lui gradito, ed ancora oggi c'è chi si ostina a non voler capire e a chiedere cosa si vuole intendere con questo termine.

Sì è vero che fiumi di inchiostro si sono versati in tal senso.
Così quando si dice molto, molto poco si comprende, perchè troppi concetti alla fine fanno sì che la mente è confusa  ancor prima d'iniziare ad ascoltare.
Così quando troppo poco si dice, si lascia spesso nel dubbio e nell'ignoranza chi ascolta.
Facciamo oggi indigestione di concetti, di nozioni, eppure molti santi non avevano neppure la Bibbia nelle loro case, ma conobbero meglio di noi Dio nei loro cuori e lo testimoniarono con il martirio.

Cosa ci manca allora?
L'Amore per la Verità.

Attenti però, che la Verità è una definizione molto pericolosa...
Molti dicono di possederla, ma vi dico nessuno di chi lo afferma la conosce a fondo, perchè essa si identifica solo con Lui, Cristo Gesù.

Pertanto se dici di detenere la Verità, allora devi possedere Cristo Gesù il Figlio di Dio, e la tua vita devi viverla conformemente al Suo Vangelo, nella Vera Sua Chiesa.
Diversamente sei solo un ipocrita ed un simulatore...

Per dirsi Cristiani, occorre bene vivere e sapere a chi, e in cosa si crede.
Non perchè da piccolo ti hanno insegnato qualcosa, ed allora tu continui automaticamente a crederci e ripetere concetti come fossi un automa.
Quello non è cristianesimo e non fa di te un autentico cristiano.
Non è un impegno facile, non è semplice essere dei Cristiani.

Lo sei quando giornalmente fronteggi il tuo nemico, un lottatore terribile che ti sbatte sempre per terra, che ti permette di rialzarti ma che è pronto a strapazzarti, a farti male, a farti sanguinare, per farti provare la tremenda sensazione dell'inadeguatezza contro di lui.
Che ha un solo fine: costringerti all'arresa!!
Ecco la palestra del tuo avversario! 

Lui il Maestro ti guarda e valuta, ti suggerisce le mosse che devi eseguire se vuoi atterrare l'avversario.
Ma tu non senti i Suoi suggerimenti, le Sue parole, sei troppo preso dai tuoi pensieri, dalla presunzione di saper trovare in te stesso la via per atterrare il terribile combattente che fronteggi.

Hai smarrito la via dell'Umiltà, che ti pone addosso la veste bianca, che davanti gli occhi degli uomini è quella del fallito, ma che fa di te davanti a Dio un vincitore.

Quante volte da Prete provo vergogna di me stesso, perchè non riesco mai a restare in piedi per più di qualche secondo, senza che questo invisibile avversario mi proietti per terra e mi faccia provare la sensazione della polvere mista al sudore della stanchezza.
Mi rialzo, torno a combattere e poi nuovamente a terra, che svilimento...

Poi mi sovvengono le parole di San Paolo:  “ Quindi, chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere.” ( 1 Cor. 10.12 )

Seppure il mio o il vostro impegno è grande, non potremo evitare le cadute, ma non manchi mai la voglia e la tenacia di riprendere a combattere, rialzandoci prontamente.
Questo ripeto a quanti si accostano a confessare i propri peccati. 

La nostra Gloria pertanto, non provenga mai dalla dimostrazione che dobbiamo dare agli uomini di essere degli atleti fenomenali, battendo così il nostro invisibile avversario, non riusciremo mai in questa impresa, è più grande, grosso e forte di noi...

Se invece ascoltiamo il Maestro che parla al nostro cuore, possiamo atterrarlo questo atleta poderoso e vincerlo dentro, dove i più forti possiamo essere noi, dove egli non ha potere, seppure molte volte veniamo sbattuti per terra.

Cerchiamo di piacere a Dio nel nostro cuore, la nostra Gloria non provenga mai dagli uomini o dal nostro interiore, ma solo da Lui, il Cristo Gesù, il Signore Dio nostro!

Seguiamo la Via, la Verità e la Vita, non i simulatori...

Padre Ambrogio

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