La grandezza del credere




In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro.


Vorrei parlare della grandezza del credere, della Chiesa, della Preghiera.

Cristo è sempre in noi, quando lo preghiamo, quando viviamo la Sua Parola, quando amiamo il prossimo, quando visitiamo gli infermi, quando operiamo il Suo amore nella nostra vita e nel prossimo.
Ma Cristo è presente maggiormente, quando preghiamo insieme, quando cioè il suo Corpo che siamo ciascuno di noi che crediamo in Lui, si riunisce e manifesta visibilmente quel Dono immenso che Egli ci ha lasciato fino alla fine dei tempi: La Chiesa.

Quando due o più persone sono riunite nel Suo Nome, Gesù ha garantito di essere in mezzo a loro, a noi.
La Fede è manifestazione di ciò in cui si crede, e noi otteniamo da Dio ciò che chiediamo in forza della nostra Fede.
Pertanto se noi crediamo attraverso la preghiera, di avere ottenuto qualcosa da Dio, Egli ce la concederà se la nostra Fede non vacillerà, ed in cuor nostro crederemo di averla già ottenuta.

Non a caso Gesù, prima di realizzare un miracolo a chi si presentava a Lui, chiedeva: Tu Credi? 
Seppure ci fu anche chi non aveva una fede certissima, chiese al Signore: rafforza la mia fede. 

Gesù gli ottenne due Grazie, quella della guarigione del corpo e quella dall' incredulità.
Certamente il nostro credere, non può essere la finalizzazione di una lista di beni materiali  da proporre a Dio. 

Possiamo ottenere da Lui la Gioia piena, la salvezza della nostra anima, ma anche le Grazie e i beni materiali di cui abbiamo bisogno, sempre compatibilmente al Suo pensiero.
Ecco la ragione per cui molti non sanno chiedere o non hanno Fede nel chiedere e non ottengono, dice Gesù.
Perchè chiedono molto spesso ciò che è incompatibile con Dio e i suoi progetti, per poi magari dire quando non ottengono, che Dio non esiste o che non si cura di loro.

Conoscere il pensiero di Dio è molto complesso, perchè come ben sappiamo, Dio non pensa come noi e noi, siamo molto limitati.
Allora manca la nostra capacità nel saperci abbandonare tra le braccia di questo Padre che tutto sa, e vuole il meglio per noi.

La nostra incapacità nel sentire i passi di Dio nella nostra vita, la capacità di avvertirlo al nostro fianco in ogni istante della nostra giornata, questo evidentemente fa sì nel sentirsi abbandonati in alcuni momenti, in cui pretenderemmo sentire la Sua Voce risolutrice nei drammi della nostra vita.

In quei momenti, proviamo quello stato di abbandono che tutti i figli sentono, quando incontrano genitori assenti nella loro esistenza, abbandonandosi al mondo, perchè ritengono di non avere più speranze.
È in quel momento che entra in gioco la grandezza del credere, quando tutto ti è contrario e non vedi alcuna via d'uscita, al contrario di quando tutto è bello e fiorito.

Occorre però prepararsi ad affrontare questi momenti, addestrandosi con le virtù, perchè non sai quando la prova sopraggiunge, non conosci il tempo in cui sarai chiamato a scendere nella fossa dei leoni, ed allora sarebbe tardivo pensare a come fare per sopravvivere agli assalti.

Ecco dove entra in gioco la grandezza del credere, della preghiera, della Chiesa.

Padre Ambrogio

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