Seguire Cristo





Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 
Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà. 
Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima? E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima? 
Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi». 
E diceva loro: «In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con potenza».


Per l’uomo d’oggi cosa significa voler seguire Cristo?
Rinnegare se stesso, prendere la croce e seguirlo, prendere in se Cristo e vivere  ciò che è stata la sua stessa vita, la sua esperienza umana.
E’ questa la legge del discepolato e la via che ogni buon cristiano deve seguire. Ma vivere come Cristo è perfezione assoluta, è rinunciare al mondo, alla sua logica, è continuare a vedere la vita e il Regno con gli occhi dei semplici, dei bambini.
Rappresenta un perdere la propria vita secondo la logica del mondo, perché abbracciare il Vangelo e viverlo equivale a morire agli occhi dell’uomo carnale, perché questo è vivere controcorrente. Gesù ritorna a mettere la priorità della vita al primo posto, ponendo all’apice la salvezza della propria anima e il Vangelo è incentrato su questo.
Non sono le ricchezze di questo mondo, il potere, l’autorità, la carriera a fare di noi degli uomini appagati e felici. 
La Gioia è ben altra cosa, essa è la certezza della presenza di Dio nella nostra vita; è il non sentirsi soli, seppure umanamente non siamo circondati da nessuno che ci conforta nei momenti difficili.
Gesù è al nostro fianco e ci tiene per mano, ci conduce se noi gli permettiamo  di fare parte della nostra stessa esistenza, se lo facciamo vivere in noi come il Dio  della nostra storia e non come una presenza ingombrante, o peggio soffocante come ai nostri giorni è inteso.
La salvezza proviene da Lui, nessuno potrà mai darcela, soltanto riconoscendo e confessando con la bocca, il cuore e le opere, che Gesù è il Signore avremo la vita vera; allora perché affannarsi per le cose materiali, quando tu vai alla deriva nelle cose Eterne? Perché attaccare il proprio cuore alle cose che passano e periscono con il tempo, invece di mettere Dio al primo posto?
Il rispetto umano, la bramosia del denaro, la cupidigia, l’egoismo, l’avarizia, il culto di se stesso o degli altri, ecco i valori negativi responsabili di questa cacciata di Dio da noi. Quando questi atteggiamenti primeggiano nella nostra esistenza, è chiaro che Dio non trova più posto in questa effimera scala di “ cose “, che noi reputiamo indispensabili.
Di conseguenza, ci si vergogna di manifestare a tutti la nostra Fede, di essere Cristiani, delle scelte non conformi a quelle altrui, le nostre idee cedono il passo a quelle comuni. Così facendo, quasi senza rendersene conto, iniziamo a costruire il Vitello d’Oro che poniamo sul trono, che serviamo e a cui offriamo la primizia della nostra vita, immolandoci quale olocausto.
Nessuno di noi potrà mai riscattare se stesso o un solo peccato, l’Amore di Dio soltanto può tutto ciò. Se Dio è giusto, è pur vero che è un Padre di Misericordia per chi decide di cambiare vita.
Carissimi perché godere un momento passeggero, crogiolandoci nelle filosofie di questo mondo, uniformandosi al fare altrui se siamo protagonisti della nostra stessa vita? Dio guarda a ciascuno di noi ed esigerà delle spiegazioni che noi con la nostra vita corrotta, non sapremo fornire quando ci troveremo al Suo cospetto.
Molti infatti agiscono come se Dio non esistesse, e a questo concetto aderiscono coloro che vengono definiti autorevoli uomini di scienza, essi denigrano la Rivelazione con le loro “Teorie”…   
Purtroppo, i cattivi discorsi fanno molti proseliti e la totalità della gente vi aderisce, perché vivere dietro le fantasie di questa vita è più facile, mentre non lo è seguire la Via del Signore. Possiamo vivere una vita senza Dio, nello stordimento dei sensi, siamo liberi di scegliere questa strada che conduce alla perdizione!!
Ogni Amore per essere tale, deve essere corrisposto, ma occorre anche dimostrarlo giorno dopo giorno, attimo dopo attimo. L’Amore è fedeltà, abnegazione, desiderio, passione, è non poter vivere lontano, tutte qualità che Dio si attende da noi.

Padre Ambrogio



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