La Porta


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Stretta è la via che conduce al Cielo... 

La porta è angusta, occorre Fede e coraggio per oltrepassarla.
Nella nostra vita siamo portati a riflettere sul cammino da intraprendere, sul nostro essere cristiani, sul come vogliamo stare su questa via, in questa linea di confine che ci porta da una realtà umana a quella soprannaturale.

Guardare ai nostri atteggiamenti, agli ideali, al fine ultimo, significa colorare la vita per donarle quelle sfumature di una Fede fatta di tinte forti e mano ferma, dove i chiaroscuri si mescolano perfettamente, creando un quadro armonioso nella Vita spirituale. 
Nonostante i problemi, le difficoltà, le malattie cerchino di piegare e rallentare il nostro cammino di conversione, quello spirituale è un sentiero che inversamente a quello della vita naturale, non conosce soste se noi lo vogliamo. Non ci si arrende spiritualmente, non ci si abbatte, nella certezza dell'Amore di Dio che non delude. 
Lui è sempre presente nella storia del mondo e in quella di ogni uomo.

Non possiamo pensare ad un Dio assente ed indifferente alle richieste dell'uomo. Gesù dice che, spesso noi non otteniamo perchè non sappiamo chiedere o chiediamo male. Quando non veniamo esauditi forse dovremmo riflettere che quanto abbiamo chiesto è qualcosa che non è conforme alla Sua Volontà, ovvero il nostro comportamento è in dissonanza con la Sua Giustizia.
“Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate”. (Matteo 6:7-8) 

Che attinenza ha tutto ciò che ho scritto con la porta? 
Ogni richiesta, ogni attimo della nostra vita spirituale è una porta che ci viene aperta al Cielo. Ogni Grazia che chiediamo per noi o per gli altri, esige una Fede nella certezza di essere esauditi, se tutto ciò è in conformità con Dio.
Ogni volta che chiediamo, ogni volta che preghiamo, ogni volta che amiamo, questa porta si apre al nostro orizzonte.
Ogni volta che il Signore ci parla, noi sentiamo nel nostro cuore le Sue parole dolcissime: “ Vieni figlio mio amato...”. 
Quella porta non è più un ingresso angusto e difficile, un passaggio obbligato, un transito di sofferenza. 

La sofferenza non è più, il dolore è dimenticato, le lacrime asciugate, le ferite rimarginate. 
I nostri occhi si aprono ad una realtà  nuova e il mondo si trasforma in questa meravigliosa Gerusalemme Celeste, che adorna come una sposa, scende dal Cielo per ciascuno di noi che partecipiamo di questo Amore.
Quando tutto ciò si realizza nel nostro cammino spirituale, trasbordiamo aldilà di questo limite. 

Ogni volta che una sofferenza ci sfiora e  invochiamo il Nome di Gesù Cristo, tutto intorno a noi scompare. 
Allora, gustiamo l'abbraccio di Colui che resta sempre lì, dietro la porta e bussa in continuazione al nostro misero cuore...

Padre Ambrogio

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