L' Albero

 


Se prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono; se prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce l'albero. ( Mt. 12:33 ) 


Molte volte ho sentito dire: " ma no, sembra cattivo, ma è un uomo buono ".

I nostri sono sempre giudizi umani e spesso sono vinti dalle sensazioni o dall'orgoglio che fa gonfiare in noi il senso " dell'infallibilità ".


Certo, molte volte noi giudichiamo quando non dovremmo e siamo coloro che indicano il prossimo, quando quel dito che puntiamo, dovremmo tenerlo legato alla nostra mano, meglio se rivolto a noi stessi per indicare la nostra immagine.

Purtroppo il prurito di giudicare sempre qualcuno non ci abbandona mai...


Vedo, sento e principalmente leggo, che molti laici giudicano preti, vescovi e quant'altro, seppure essi stessi non hanno mai mosso un dito nella Chiesa, se non per prendere e mai per aiutare o dare un contributo personale con la propria vita, mettendo in gioco se stessi.


Il Signore fa notare che da un albero cattivo si raccoglie un frutto cattivo e da uno buono un frutto buono, viene allora spontaneo chiedersi: può esserci salvezza e redenzione nella vita di un uomo cattivo?


Non che da un uomo malvagio non può esserci salvezza, in quanto tutti noi siamo cattivi, se accettassimo questo, saremmo destinati al fuoco... 

Quello mai, perchè Dio è Amore e Misericordia per chi Lo cerca con cuore pentito. 


Ma se un uomo è " potenzialmente malvagio " e quindi in lui non c'è volontà e determinazione a cambiare la sua vita, produrrà inequivocabilmente frutti cattivi per se e per quanti lo incontreranno. Porterà anche uomini di Chiesa a prendere o esprimere giudizi e decisioni anche impopolari.

È così che lo scandalo nel mondo prosegue. 


Il cattivo esempio, le azioni malvage, il male che ciascuno di noi procura al prossimo, ingrossa le fila dei malvagi e delle azioni degne di questa condotta.

Oggi infatti sembra che il male contagia come la peste, al contrario del bene che risulta quasi non avere presa.


Non esiste potenzialmente l'uomo cattivo, l'uomo è stato creato ad immagine di Dio che è Amore, a Sua immagine e somiglianza, pertanto è cosa buona.

Il peccato ha spalancato le porte al maligno che si è impadronito della nostra vita e, attraverso la tentazione, ci procura un solletico piacevole nella carne che ci induce a peccare. Come può tutto questo?

Perchè noi, anzicchè spalancare le porte a Cristo che ha vinto il maligno, le spalanchiamo al dio del male.


Noi decidiamo chi servire, pertanto decidiamo quale tipo di albero divenire, buoni per il bene o alberi cattivi per il male, producendo frutti degni o indegni dalle nostre opere.

Nessuno nasce buono o predestinato al male. 

Anche il più feroce assassino, può bruciare il proprio albero marcio e innestare in se un albero buono, per produrre nel tempo che gli resta solo opere divine.


A nessuno è preclusa la salvezza.

Le parole di Gesù vogliono farci intendere che perseverare nel male, non porterà mai ad avere dalla nostra vita dei frutti di santità e quindi di salvezza. 


Il male, il peccato, il vizio perdurato, sarà sempre e comunque male, peccato o vizio, se non ci sarà la determinazione a osservare una vita alla luce della Legge di Dio.


Attento caro amico che leggi, chiunque tu sia...non si imbrogliano le carte con Dio!! 

Non esistono scorciatoie ma solo due strade, una stretta per l'osservanza fedele al vero Dio che porta alla salvezza, una larga che è comoda e facile da percorrere, che conduce al falso dio che conduce alla perdizione.

A noi la scelta!


Padre Ambrogio

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