Vegliate

 





Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà.
Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa.
Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà.



Spesso in questi ultimi tempi sentiamo continuamente che quel personaggio famoso o la persona tale che noi conoscevamo è morta.

Il tempo primaverile o estivo sembra accelerare questi eventi che consideriamo disgraziati.

Ma perchè tutto ciò ci coglie di sorpresa?


È ovvio che la morte inconsciamente non è un evento desiderato, ma che in alcuni momenti o periodi della nostra vita, rappresenta quella visita sgradita che riceviamo nella nostra casa. Quel campanello della porta che tanto ci infastidisce, perchè immaginiamo chi ci sia dietro.


Perchè allora aprire così distrattamente, senza pensarci troppo... 

Magari senza guardare dallo spioncino, per prepararci mentalmente a ricevere chi viene a visitarci.

Gli apocalittici attendono la fine del mondo, l'avverarsi di questa o di quell'altra profezia in un fremito da film horror, senza invece attendere alla propria apocalisse, che potrebbe avere il gusto della tragedia annunciata...


Poi queste stesse persone, sono quelle che vediamo nei funerali con lo sguardo smarrito nel vuoto, pallidi e ammutoliti, piegati in se stessi, dopo aver ricevuto questo bel destro sullo stomaco.

Prepararsi sempre e comunque è la parola d'ordine.

Non significa vivere con la perenne ossessione o nello scrupolo spasmodico del domani o del secondo che è passato. 


Significa vivere in pace con Gesù, abbandonarsi tra le braccia della Madre di Dio, essere certo della costante presenza e protezione del proprio Angelo che veglia su noi.

È chiedere continuamente allo Spirito Santo, di infonderci quella Grazia indispensabile per la nostra salvezza, cercando come possibile, di vivere secondo i Comandamenti.

In effetti alla mia età, che molti definiscono ancora " giovane ", non ho più molti miei amici, compagni, parenti, mi hanno lasciato e mi attendono... 


Questo mi impensierisce come uomo, ma come Prete mi pone il quesito e porta a riflettere se queste persone a me care, abbiamo mai pensato autonomamente al momento forse più importante della propria esistenza, se abbiano mai fatto i conti con se stessi, senza attendere che Dio li faccia prima di loro...


Se nel loro intimo, abbiano mai attraversato la linea di confine che li separa con il loro passato. 

Se le loro azioni, le abbiano fatte scorrere davanti gli occhi della loro mente, per valutare se a quelle sbagliate si poteva ancora porre rimedio.

Se il bene non fatto, poteva essere recuperato, al contrario di una menefreghistica scrollata di spalle. 


Nell'ora che non immaginate dice Gesù...


È vero...e chi se lo immaginava...esce da casa per comprare il pane...mentre era in ufficio seduto al computer....mentre dormiva...stava camminando per strada...un pirata della strada...scivola da una impalcatura...un Tir salta la corsia...

Possiamo trovare mille di queste situazioni, ma la conclusione è sempre la stessa, situazioni rapide, immediate, le quali non ti lasciano il tempo di pensare, riflettere, agire in tuo favore.


L'attimo ti coglie di sorpresa, come un killer appostato dietro l'angolo, al quale non riesci neppure a scorgere il volto e quasi a sentire lo sparo, che ti toglie la vita.

Seppure drammatico, l'evento può accadere così, in un attimo...una vita.

Ma cosa sarà stata la nostra vita? Quale bagaglio d'amore vissuto porteremo, quale trasmissione di dolcezza farà parte della nostra ricchezza vissuta in questa esistenza, tale da essere riconosciuti dal Padre come Figli della Luce?


Esaminiamoci, investiamo un giorno della nostra esistenza lontano dai frastuoni, da internet, dagli smartphone, dai vari network, per immergerci nel nostro passato.

Saliamo in montagna, isoliamoci, vicino a Dio con il cuore e la mente.

Piangiamo i nostri peccati, le nostre debolezze, proponiamo di rimediare magari anche se non riusciremo, perchè gli eventi non ce lo permetteranno, ma facciamo di tutto per riuscire in questo.


Lo so, amare chi non ci ama è cosa assai difficile, ma Gesù ancor oggi non è amato da molti, eppure lui li ama....


Padre Ambrogio

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