Dio o Mammona


Fotografia non di proprietà dell'autore dello scritto


" Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a Mammona".


L'eterna scelta tra il bene e il male, rappresenta quella decisione forte che si concretizza prima o poi nella vita di ogni uomo.
Proprio dentro il nostro cuore, partoriamo le decisioni importanti, quelle che cambiano il corso della nostra vita, quelle che dopo anni ci faranno pentire, soffrire, piangere di tutte quelle cose che non avremmo dovuto fare...

Noi tutti comunque saremo responsabili del male commesso, per le nostre azioni, le omissioni, per ogni parola che sarà uscita dalla nostra bocca. 
Ci troveremo davanti a Dio dove non sarà sfuggito nulla di noi, dal nostro primo vagito al soffio finale quando renderemo il nostro Spirito. Non perchè Egli sia un " castigatore ", ma perchè ci Ama e s’interessa a noi...

Così come un padre che ama la propria figlia, ricorda di lei ogni sorriso, ogni abbraccio e ogni lacrima versata sulle sue braccia, così Dio ricorda della Sua creatura ogni piccolo dettaglio, perchè il Suo Amore è veramente totale, divino e non di creatura. 
Davanti al giudizio severo, ciascuno di noi si chiederà quale speranza avrà davanti un simile Tribunale. Dove sarà finita la Misericordia di Dio, così tanto decantata? Ma la Misericordia non è sola, al suo fianco vi è la Giustizia di Dio, che non è quella degli uomini.

Come ci saremo comportati con i nostri fratelli, sarà fatto a noi... 

Se avremo perdonato di cuore, così sarà fatto a noi e cancelleremo i nostri stessi peccati perdonando agli altri. Ecco allora che la nostra esistenza, finchè ne abbiamo una, deve trascorrere alla ricerca del vero pentimento. 
Deve essere incentrata nel cambiamento radicale dei nostri costumi, del modo di agire, di parlare, pensare, amare.

Soltanto così dimostreremo a " Mammona " che noi non gli apparteniamo, ma siamo Figli della Luce e non delle Tenebre. Non possiamo continuare a vivere con due o tre personalità.
Siamo unici davanti al Signore e così dobbiamo manifestarci agli altri.
Senza finzioni, sotterfugi, proprio come Gesù ci chiede " Il vostro parlare sia Sì sì, No no, il resto è del diavolo ".

Non dobbiamo avere paura di restare soli. 

Chi dice ciò che pensa, senza trovare " accomodamenti " non è figlio di questa generazione, è colui che si pone contro-corrente. Ma la Verità è davvero figlia della divisione, ed è quella spada che taglia carne e ossa. Oggi però nel momento in cui ti poni radicalmente dalla parte di Gesù, ed affermi il Vangelo per ciò che realmente dice e non su ciò che altri vogliono fargli dire o vorrebbero cancellare, allora dichiaratamente sei un personaggio fuori dal " coro ", un “ diverso ", una persona magari anche etichettata come strana.

Occorre trovare la forza di decidere se essere Bianco o Nero, seppure in molti per risultare simpatici e dei " falsi buoni", hanno deciso di divenire grigi.    
Naturalmente la scelta radicale e la fermezza dei propri sentimenti, nulla ha a che vedere con l'arroganza, la presunzione e il mancato rispetto verso l'altro che decide di essere un grigio o il colore opposto al nostro.  

Gesù ci chiama a questa fermezza e radicalità, non ad uno stereotipo che alcune chiese vorrebbero imprimere nel cuore dei fedeli e così tanta confusione ormai hanno seminato.
La Fede è appunto convinzione di ciò che si crede, perchè se si crede a tutto e tutto si pensa sia vero, allora nulla è più Vero e la Verità non esiste.

Questo è il disegno di Mammona...dell'Anticristo!! Il Messaggio del Signore Gesù Cristo è opposto! 
Ecco perché la ragione della scelta ultima, della radicalità nella nostra Fede, spesso viene coniata/interpretata come " Fondamentalismo ".
Questa scelta forte é Gesù stesso che ce la impone, per far parte della Sua sequela.

Non possiamo adattarci al buonismo di massa, dove la gente pur non avendo alcuna cognizione teologica, intraprende e fa propri concetti, dove si é smarrita la via della Verità per vivere nel " grigiore " di una nebbia offuscante, che viene oggi definita Fede comune, in nome di una tolleranza religiosa, dove in fin dei conti " Adoriamo lo stesso dio ".

Noi tutti possiamo e dobbiamo essere tolleranti, avere rispetto degli altri, ma nella stessa misura in cui siamo rispettati in ordine alla nostra Fede. 

Dobbiamo e possiamo intraprendere per primi, passi di riconciliazione, ma é ovvio che tutto ciò non pone in discussione alcunché in ordine ai fondamenti della nostra Fede.

Ecco laddove può prefigurarsi Dio o Mammona nel nostro atteggiamento riguardo gli altri. 

Dobbiamo amare tutti, perché tutti siamo Figli di Dio, anche coloro che non credono, ma chiunque può essere di Mammona quando inizia a rinnegare le Verità della Fede in favore di un falso sentimento religioso, che non é certamente Carità o amore per il prossimo, ma solo rinnegamento della Verità che è quel Dio Trisipostatico che per Amore è venuto a salvare l'uomo da Lui creato.

Il Cristo Gesù, il Signore nostro, Sua la Gloria, l'Onore e la Potenza nei Secoli dei Secoli!
Amìn!

Padre Ambrogio

Commenti

Post più popolari