Essere luce





La foto non è di proprietà dell'autore del presente scritto

La meta si conquista senza frenesia, con calma e senza ansia, con tanto ardore perchè la si possa raggiungere quasi di sorpresa.

Riconciliarsi con se stessi, significa fare pace, per essere davvero trasparenti, senza muri, senza steccati con se stesso, tutti protesi al Signore senza tornanti stradali da percorrere.
Tutto questo è molto bello, fa parte del nostro cammino spirituale a cui siamo chiamati.

Infatti non tutti i progressi spirituali sono identici. 
Abbiamo ciascuno percorso strade diverse nella vita, cammini differenti, proprio per capire e comprendere quella che ci è stata indicata.
Per la mia esperienza, la conversione è passata dalla sofferenza. Il ritorno del figliol prodigo giunge in un cammino barrato dalla disperazione o da una realtà non facile ed effimera che di colpo viene infranta. 

Proprio quando il cuore sanguina e ti fa comprendere che c'è un Amore trascendente che appaga, allora devi avere tanta maestria per leggere questo libro e molto rinnegamento di te stesso e del proprio “ io “ per intraprendere la via del ritorno.

Spesso però, in questo cammino non si ha ancora a disposizione questa Luce, che ti fa sperimentare ciò che cerchi o che gli altri hanno, sta soltanto nel processo di attesa che ciascuno di noi deve avere, la chiave per la risoluzione del problema.

Basta comprendere ed essere convinti che Gesù è Colui che conduce la nostra vita e noi dobbiamo solo seguirlo, allora occorre credere fino in fondo ed attendere, avere Fede in Lui che è sempre fedele a ciò che promette e tutto porta a compimento.
Se poi nella nostra esperienza abbiamo incontrato persone ricche di se stesse, quello fa parte delle esperienze negative che ogni uomo o donna ha sperimentato e che non dobbiamo prendere ad esempio.

Diveniamo pertanto esigenti anche di noi stessi, perchè la mediocrità oggi è di moda.

Voler essere Luce, occorre comprendere per quale fine vogliamo raggiungere questo traguardo, se per noi o per Dio, il secondo è il percorso corretto. 

Padre Ambrogio

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