Stiamo diventando insensibili?





La foto non è di proprietà dell'autore del presente scritto



Da molto tempo ormai apriamo i televisori e assistiamo ad eventi, ascoltando notizie di continui avvenimenti di violenza che coinvolgono persone da ogni parte del mondo e ceto sociale.

Un unico evento li collega però: la morte.
Incidenti stradali sotto l'effetto di droghe, rapine andate a finire in un lago di sangue, persone che misteriosamente vengono ritrovate all'interno delle loro case ormai prive di vita.

Ma una cosa mi sorprende, e cioè che davanti a tutto questo corollario di eventi, le persone quasi non si scompongono più.
Si ascolta la notizia in quel preciso istante, ma trascorso qualche giorno, molte altre si sovrappongono tanto da far dimenticare quelle precedenti.

Mi chiedo...è normale tutto ciò?
Ci stiamo facendo " il callo ", oppure  questa valanga di violenza sta rientrando  nel nostro vivere quotidiano ?!
Non saprei ancora dare una risposta certa a questo interrogativo...
Certamente però, mi rendo conto che le persone cercano di resettare la mente ma contro il loro volere, un'altro evento prende il posto del precedente, immediatamente.

Difficilmente sentiamo parlare nella cronaca di eventi positivi, semmai c'è anche chi in Tv, sconsiglia vivamente e sollecita la gente ad essere diffidenti di chi da l'impressione di fare del bene...
E' divenuto impossibile farlo davvero ormai...

La cultura del sospetto impera, però la gente muore lo stesso. Allora quali insegnamenti sono questi? 
Se un anziano vuole attraversare la strada e noi ci adoperiamo per aiutarlo, l'anziano deve supporre quando ci avviciniamo a lui ad una prossima rapina o ad uno scippo?

Ma che mondo stanno costruendo questa gente che si spacciano per educatori. Tutti pensatori ed opinionisti, sociologi ed esperti comportamentali.
Credo che proprio questa gente che si spaccia per non violenti, stanno inseminando la mente della società, alla violenza verso il prossimo. La violenza del culto del sospetto.

Questo modo di agire, è condurre le masse caratterialmente deboli attraverso i media, ad un isolamento umano che ha tutti i sintomi della follia. Le persone che insegnano ciò, diffondono una apparente finalità di auto-tutela contro la delinquenza dilagante ma sotto sotto, stanno cercando di distruggere il comandamento più grande che è l'Amore, per cui Cristo ha dato la vita.

L'Amore vicendevole, quello del cuore e non quello che prende forma dalla mente, quello raziocinante e carnale, dove c'è una spiegazione per ogni cosa.

Così facendo, anche il voler parlare o intrattenersi con una persona, diverrà opportunità di pericolo, un pò come aprire le porte di accesso al firewall del nostro PC, con il grave rischio di beccarci un virus letale per il sistema.

La realtà è questa, non si vede più parlare la gente in autobus, sul treno o in metropolitana, tutti chiusi nella difensiva. Si cerca infatti di scoraggiare chi volesse violare queste regole, leggendo il proprio smart o inviando sms o altre diavolerie del genere.
L'altro sta diventando un potenziale nemico da evitare, un serial killer che sta seduto al nostro fianco o sta difronte. 

Vi siete chiesti il perchè del boom dei Social, perchè nessuno ormai parla più... Ci si scrive come dice bene quel comico pugliese...slogheggiando, parlando per sigle o con un linguaggio precompilato.
Si resta protetti a modo proprio, dietro un video di uno schermo, un pò come sto facendo io...

Siamo robot o uomini?!
Nel dubbio infatti alcuni siti inseriscono un codice video da riscrivere, per assicurarsi che la risposta provenga da una persona vera e non da una macchina.

I Robot sono insensibili, gli uomini hanno un cuore. 
Quello mio, suggerisce di fare molta attenzione ai seminatori di paure. 
Sì alla prudenza ma avendo un cuore aperto al prossimo.


Padre Ambrogio 

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